Cronaca di Laura Peloso , 21/08/2025 10:27

VIDEO | Foto intime delle mogli condivise su Facebook, indagati anche centinaia di veneti

Il caso ha subito fatto pensare a Gisèle Pelicot, la 72enne che in Francia per decenni è stata drogata e abusata dal marito e da decine di uomini mentre dormiva. Anche questa volta molte donne non ne sapevano niente, molte di loro hanno denunciato, altre ancora ignorano di essere finite in foto intime, in biancheria o nude in un gruppo Facebook di 31mila persone. È un’altra storia di imbroglio, di uomini che dormono accanto a donne che dicono di amare, mentre le ingannano e abusano del loro corpo, della loro immagine e della loro fiducia.
Non ci sono segnalazioni su Verona, precisa la Questura, ma ci sono anche centinaia di veneti tra gli indagati dalla Polizia Postale di Roma che ha chiuso il gruppo chiamato “Mia moglie”. Centinaia di professionisti, candidati sindaci, medici, giornalisti.
Apparentemente mariti modello, che dentro il gruppo postavano foto o commentavano con frasi volgari e sessiste come: “Complimenti, ha un bel numero di targa, una bella moglie”, oppure “Mettile le mani tra le cosce, vedrai che così si sveglia”. E ancora: “Ciao, chi fa incesto? Io sono di Vicenza”.
A ogni vittima si assegnava un body count, cioè un valore numerico che le attribuiva un numero preciso di uomini con cui avrebbe avuto esperienze sessuali, più o meno consapevolmente.
“Alcune donne si sono riconosciute e hanno sporto denuncia – ha spiegato Barbara Strappato, vicedirettrice della Polizia Postale di Roma – molte altre sono ancora ignare di essere finite in questo squallido gruppo. I reati vanno dalla diffamazione alla diffusione di materiale intimo senza consenso”.
Intanto nemmeno 24 ore dopo è nato un altro gruppo, si chiama “Mia Moglie 2.0”. Qui sono pubblici solo i commenti indignati, mentre per gli iscritti il gioco perverso continua.