Femminicidio: ecco le novità contenute nel disegno di legge

Il 23 luglio 2025, il Senato ha approvato all’unanimità, in prima lettura, il disegno di legge AS 1433, che introduce il reato specifico di femminicidio nel codice penale italiano, riconoscendolo come crimine strutturale e sistemico. Il testo, ora all’esame della Camera (AC 2528), prevede l’introduzione dell’articolo 577-bis, che punisce il femminicidio con l’ergastolo.
Il provvedimento si inserisce nell’ambito del “Codice Rosso” e rafforza il contrasto alla violenza sulle donne con modifiche a vari articoli del codice penale, aumentando le pene nei casi in cui la violenza sia motivata da odio, controllo, possesso o discriminazione di genere. Tra i reati interessati ci sono: maltrattamenti in famiglia, stalking, revenge porn, violenza sessuale e interruzione di gravidanza non consensuale.
Il ddl prevede anche modifiche procedurali e penitenziarie, in particolare sui benefici per detenuti responsabili di violenza sulle donne. Viene inoltre ampliata la tutela per i figli delle vittime, includendo anche minori orfani di madri uccise da soggetti senza legami affettivi pregressi, o figli di donne sopravvissute ma gravemente compromesse.
Questa riforma risponde agli obblighi internazionali dell’Italia, in linea con la Convenzione di Istanbul e la nuova Direttiva UE 1385/2024, che impone agli Stati membri di rafforzare le misure contro la violenza di genere.
L’urgenza del provvedimento è confermata dai dati della Polizia Criminale, che nel 2025 registrano un aumento del 21% degli omicidi da parte di partner o ex partner, con 34 donne uccise nei primi mesi dell’anno, rispetto alle 28 dello stesso periodo nel 2024.