Cronaca di Redazione , 29/07/2025 11:30

Tagli sulla Pac, de Togni: "Colpo ferale per le aziende agricole veronesi"

de togni

Alberto de Togni, presidente di Confagricoltura Verona e vicepresidente vicario di Confagricoltura Veneto, esprime preoccupazione per il futuro del settore primario, con prospettive drammatiche a causa di un mix di dazi, modifiche alla PAC e svalutazione del dollaro. De Togni denuncia che la riforma della PAC e la creazione di un fondo unico ridurranno pesantemente le risorse disponibili per l’agricoltura, con tagli che potrebbero arrivare fino al 20%. A questi problemi si aggiunge un aumento dei costi di produzione del 40% negli ultimi anni.

Dal 2014 a oggi, la provincia di Verona ha perso 1.508 aziende agricole, pari al 9,4%, e nei soli ultimi 4 anni sono scomparse circa 600 imprese. La provincia scaligera, che detiene il primato delle aziende agricole in Veneto, sta vivendo una grave emorragia di imprese, un trend che si riflette anche a livello regionale.

I settori più colpiti includono il vitivinicolo, i seminativi e la zootecnia. Le coltivazioni cerealicole, già in difficoltà a causa di volatilità dei prezzi e siccità, subiranno ulteriori danni con il passaggio al nuovo sistema di pagamento della PAC, che non garantisce risorse sufficienti. Il settore della zootecnia è anch'esso in crisi a causa dei costi elevati e delle normative ambientali sempre più stringenti.

De Togni sottolinea che le aziende agricole non chiedono aiuti assistenziali, ma strumenti per competere. Si impegna a far sentire la voce delle imprese agricole in tutte le sedi istituzionali, in difesa di un settore sempre più in difficoltà.