Cronaca di Redazione , 29/07/2025 9:43

Generazione Z e mondo del lavoro: il contratto non basta più

gen Z

Oggi il mondo del lavoro sta cambiando radicalmente, con la Generazione Z (i giovani tra i 18 e i 26 anni) che sta riscrivendo le regole tradizionali. Entro il 2030, rappresenteranno quasi il 30% della forza lavoro globale, e ciò che cercano non è solo un buon stipendio, ma un lavoro che rispecchi i loro valori, promuova flessibilità, equilibrio tra vita privata e lavoro, e che dia ascolto autentico. Secondo un report di Checkr, oltre il 50% della Gen Z e il 46% dei Millennials sarebbero disposti a rinunciare a parte del proprio stipendio pur di lavorare per un'azienda che condivide i loro valori.

Le aziende devono evolversi: il welfare aziendale non è più solo una spesa, ma una scelta identitaria che riflette i valori dell’impresa. Un esempio positivo di questa trasformazione è Eudaimon, società di welfare aziendale che dal 2023 fa parte del Gruppo Epassi. Eudaimon ha l’obiettivo di umanizzare il rapporto tra impresa e lavoratori, progettando sistemi che migliorano la qualità della vita lavorativa, aumentando la competitività dell’impresa.

Secondo Alberto Perfumo, CEO di Eudaimon, oggi le aziende devono farsi carico dell'intera esperienza del lavoratore, non solo come dipendente ma come individuo. La richiesta non riguarda più solo la prestazione, ma il benessere complessivo, il senso di appartenenza e la possibilità di crescita, non solo professionale, ma anche umana.

Per la Gen Z, lavorare per un'azienda che rispetta i loro valori non è un "extra", ma una condizione basilare. Vogliono sentirsi parte integrante dell'azienda e sapere che il loro lavoro ha scopo. La trasparenza, sia da parte dei leader che tra colleghi, è essenziale, soprattutto su retribuzione, benefit, performance e strategie aziendali. Inoltre, molti di loro desiderano avere un consulente welfare in azienda, una figura di riferimento che possa guidarli nella scelta dei servizi aziendali a loro più adatti, contribuendo così a rafforzare la fiducia reciproca.

Sempre più spesso, soluzioni come il rimborso dei prestiti universitari, le app di budgeting o le coperture sanitarie flessibili sono diventate decisive nella scelta di un lavoro. Perfumo afferma che il futuro del lavoro dipenderà dalla capacità delle aziende di umanizzare l'esperienza lavorativa, mettendo al centro flessibilità, benessere e supporto alla persona. Le aziende che sapranno adattarsi a queste nuove esigenze non solo attireranno talenti, ma costruiranno una forza lavoro più consapevole, coesa e orientata al futuro.