Evade dai domiciliari, si finge tecnico di Acque Veronesi e ruba una bici: arrestato

Nella serata di ieri, 17 luglio, la Polizia di Stato di Verona ha arrestato un cittadino nordafricano di 36 anni evaso dai domiciliari.
Nello specifico, verso le 19 una volante è stata inviata in via Roveggia a seguito della segnalazione da parte di un residente che dichiarava di aver fermato un estraneo nella propria cantina, spacciatosi per tecnico di Acque Veronesi. L’uomo, che si era accorto del danno alla porta d’ingresso del seminterrato e soprattutto del furto di una delle sue biciclette da corsa di ingente valore, aveva intimato allo sconosciuto di aspettare l’arrivo della Polizia, senza, però, riuscire a trattenerlo: si era infatti dato alla fuga a bordo della bici della vittima.
Poco dopo l’intervento degli agenti, la vittima del furto ha ricontattato i poliziotti affermando di aver visto un uomo in sella alla propria bicicletta, di averlo inseguito e di aver avuto con lui una colluttazione.
Una volta raggiunto il luogo indicato, i poliziotti hanno accertato che l’uomo appena intercettato non era quello precedentemente segnalato nella cantina. Si trattava infatti di un 28enne marocchino che aveva acquistato la bici da un connazionale, suo conoscente, alla modica cifra di 20 euro. Dopo aver dichiarato lui stesso di non averla rubata in prima persona, l’uomo (in seguito denunciato per ricettazione) ha indicato il bar generalmente frequentato da chi la bici gliel’aveva venduta.
Raggiunto il locale a Santa Lucia, gli agenti hanno immediatamente riconosciuto il soggetto descritto dalla vittima del furto: le successive indagini hanno portato alla luce che il trentaseienne stava violando la misura della detenzione domiciliare, motivo per il quale è stato arrestato per il reato di evasione.
Questa mattina l’uomo, già gravato da precedenti per reati contro il patrimonio, è comparso davanti al giudice che ha convalidato l’arresto.