VIDEO | Blitz animalista in val d’Adige a difesa dell’orso Papillon
“Gaia è stata trasferita, ma il mitico Papillon è ancora richiuso nei recinti del Casteller”.
In difesa del simbolo degli orsi in cattività in Trentino.
Centopercentoanimalisti ha organizzato una nuova protesta alle stazioni di Dolcè e Peri, proprio al confine con la provincia di Trento, in vista della mobilitazione del 3 agost.
“Indimenticabili - hanno raccontato i militanti - le fughe, di Papillon dell'estate del 2020", non a caso venne battezzato con il nome del protagonista dell'omonimo film, scappò numerose volte, dopo venne definitivamente imprigionato nell'attuale struttura che non ha nulla da invidiare alle prigioni della Guyana Francese”.
“Dal giorno della sua definitiva cattura, sono passati 5 lunghi anni. Voci, nemmeno tanto di corridoio, dicono che si sia rassegnato al suo tragico destino e si sta lasciando morire, nonostante le dichiarazioni di alcuni politici, forse ben istruiti, che rassicurano per la sua salute” è stato spiegato durante il blitz.
Centopercentoanimalisti chiede che “Papillon sia trasferito come Gaia, non possiamo più accettare la sua sofferenza dietro le sbarre. Per questo motivo, il nostro Movimento ha organizzato per domenica 3 agosto un presidio (autorizzato) di protesta davanti ai cancelli del Casteller, per chiedere la sua liberazione”.
Così i militanti hanno affisso striscioni in alcune zone del nord Italia, sopratutto stazioni ferroviarie, che invocano la liberazione di Papillon e la data del presidio.
Nel tratto ferroviario Verona-Trento, sono state tappezzate le stazioni di Peri e Dolcè