Cronaca di Redazione , 31/07/2025 5:00

West Nile, in Veneto 14 casi L’infettivologo: Andamento imprevedibile, i morti potrebbero salire

Zanzare e West Nile

Attualmente in Italia è possibile stimare la presenza di "almeno 10mila infezioni da virus West Nile, la maggior parte asintomatiche". Di queste, 14 sono i casi già accertati in Veneto. 
E' il calcolo, sulla base del numero attuale di decessi registrati nel 2025, effettuato da Federico Gobbi, direttore Dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali e Microbiologia dell'Irccs Ospedale Sacro Cuore Don Calabria Negrar. Le infezioni, avverte l'esperto, "potrebbero aumentare ma è difficile ipotizzare come andrà, perchè questo virus è imprevedibile sia in relazione al target di persone che verrà colpito sia nell'andamento". Cruciali restano, dunque, la sorveglianza e il monitoraggio: "Purtroppo, se ci saranno più infezioni - afferma - aumenteranno inevitabilmente sia i casi gravi di neuro-encefalite sia i decessi".

Con il virus West Nile, chiarisce Gobbi, "normalmente vediamo solo la punta dell'iceberg a livello sintomatico. Ciò vuol dire che se le zanzare infette pungono all'incirca 150 persone, una di queste sviluppa una meningo-encefalite grave, circa 30 sviluppano una sintomatologia simil-influenzale e 120 persone sono totalmente asintomatiche. Dunque, per fortuna, la maggior parte delle persone infettate o non ha nulla o ha una sintomatologia molto leggera. Una piccola parte va però incontro a meningo-encefalite e di questi circa il 10-15% va incontro a decesso. Quindi si ha un decesso ogni 1000-1500 infettati".    

Per quanto riguarda gli asintomatici, sottolinea, "va precisato che il virus non rappresenta per loro un problema di salute, ma può diventare un problema di salute pubblica nel momento in cui queste persone sono donatori di sangue, ma le sacche vengono ovviamente testate, oppure vanno incontro a decesso e donano gli organi. Va anche precisato che le persone, i cavalli o i mammiferi infettati dal virus West Nile non infettano, a loro volta, la zanzara sana. Quindi anche un soggetto sintomatico non propaga ad altri il virus e non lo trasmette alla zanzara sana, che può infettarsi quasi esclusivamente tramite puntura su un uccello infetto". L'andamento dell'infezione è tuttavia imprevedibile: "In Veneto nel 2022 abbiamo avuto 500 casi di West Nile di cui 150 meningo-encefaliti, con 22 decessi. Questo - rileva - è un virus endemico sul nostro territorio dal 2008 e ci sono estati in cui colpisce di più. E' oggi un dato di fatto che dobbiamo convivere con le arbovirosi, ovvero le malattie trasmesse da vettori come le zanzare".

Data l'assenza di vaccini o terapie specifiche, afferma l'infettivologo, "l'unica misura che il cittadino può adottare è puntare sulla prevenzione e quindi proteggersi dalle zanzare, con repellenti, indumenti lunghi e zanzariere, ed evitando ristagni d'acqua, oltre che puntare ad intensificare le disinfestazioni a livello delle istituzioni".

Inoltre, conclude, "è necessario che la classe medica sia allertata e preparata: nel caso di una febbre durante l'estate, non meglio spiegata o senza cause apparenti, bisogna che il medico pensi alla possibilità di una arbovirosi in atto".

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