Diritto alla casa, la rete Assessori dei Comuni italiani contro i manifesti della Lega

"Abbiamo visto tutti i manifesti affissi nel quartiere romano di San Lorenzo dalla Lega di Matteo Salvini. "Occupi una casa? Ti buttiamo fuori in 24 ore" è lo slogan, accompagnato da un'immagine generata da intelligenza artificiale che costruisce un racconto fatto di stereotipi razzisti: volti scelti per evocare paura, accanto a un carabiniere e un poliziotto, usati come simboli di minaccia" è l'inizio del comunicato dell'alleanza municipalista sul diritto alla casa (rete di assessori e assessore alla casa delle maggiori città italiane)
"È legittimo che un partito utilizzi l’immagine delle forze dell’ordine per la propria propaganda politica? È gravissimo che un partito di governo utilizzi l’immagine delle forze dell’ordine per alimentare una narrazione securitaria contro i poveri. Le istituzioni dovrebbero essere garanti dei diritti, non strumenti della propaganda di parte. La sicurezza sociale non si costruisce con le minacce, ma garantendo diritti, a partire dal diritto all’abitare. Siamo di fronte a una narrazione tossica, costruita per colpire chi ha di meno.
Si scelgono bersagli facili: migranti, famiglie fragili, persone deboli che vanno avanti di stratagemmi per non dormire per strada.Si usa il volto della repressione, mentre si ignorano le vere responsabilità: il Governo, e in particolare il Ministero delle Infrastrutture guidato da Salvini, che da anni non dà risposte all'emergenza abitativa che attraversa il Paese. Le case po polari non si costruiscono con le ruspe o con l’assetto antisommossa. Il disagio non si cancella con i manganelli. E il diritto alla casa non si garantisce criminalizzando la povertà", prosegue il comunicato.
“Abbiamo fatto proposte serie, sostenibili, puntuali per un piano casa nazionale. Al Ministro Salvini le abbiamo inviate più volte, senza mai ricevere risposta. Il suo silenzio sui tavoli istituzionali è lo stesso che oggi rimbomba dietro questi manifesti: assenza di politiche, sostituita da violenza comunicativa. Questa propaganda non ha nulla a che fare con la giustizia sociale. È solo l’ennesima dimostrazione di un potere forte con i deboli e debole con i forti. La Lega non colpisce i grandi proprietari che lasciano sfitti migliaia di alloggi, non sfida chi specula sul mercato immobiliare. Sceglie invece di colpire chi occupa per disperazione, chi ha perso tutto, chi non ha alternative. È una politica vigliacca. Nel mezzo di una crisi abitativa che riguarda studenti, lavoratori precari, famiglie monoreddito, giovani e anziani, il Governo dovrebbe intervenire per aumentare l'offerta di alloggi accessibili, sostenere gli enti locali, calmierare il mercato e contrastare la rendita parassitaria. Invece, preferisce fare campagna elettorale contro i più fragili. Noi continueremo a lavorare per una politica della casa giusta, solidale, fatta di investimenti, dialogo e partecipazione. E denunceremo sempre chi, come la Lega, usa la paura come strumento di governo”, concludono le amministratrici e amministratori locali impegnati ogni giorno a dare risposte concrete a chi vive in difficoltà abitativa.