Cronaca di Redazione , 15/07/2025 7:00

Piazza della Loggia, giudice trasferito: processo per Zorzi rischia di ripartire da zero

La strage di piazza della Loggia
La strage di piazza della Loggia

Il caso ha provocato un terremoto a Palazzo di giustizia di Brescia, con scosse avvertite anche al Csm, e rischia di far ripartire da capo un processo che la città aspetta da 51 anni, quello sulla strage di Piazza della Loggia che è ora a forte rischio dopo il trasferimento di un giudice. Il presidente della Corte d'Assise Roberto Spanó ha infatti deciso di traslocare al settore civile dello stesso tribunale dove inizierà il nuovo incarico il prossimo 8 settembre. Una scelta maturata dopo che il Csm nei giorni scorsi aveva avviato la pratica di trasferimento della moglie, Roberta Panico, che è sostituto procuratore a Brescia. Non da oggi e nemmeno da tempi recenti: la coppia lavora nello stesso tribunale da 17 anni e mai marito e moglie si sono incrociati in aula per un processo.

Per il Csm però sussiste l'incompatibilità alla permanenza a Brescia della pm dopo che il tema era stato sollevato davanti al Csm dalla presidente della Seconda sezione penale Cristina Amalia Ardenghi nel 2023 nell'ambito di uno scontro tra sezioni penali sui carichi di lavoro.

“Nel corso dei 17 anni di convivenza all'interno del medesimo Palazzo di Giustizia non sono mai insorte criticità da parte dell'utenza, ossia da parte di coloro che, almeno astrattamente, avrebbero potuto avere interesse a segnalare eventuali profili di incompatibilità", hanno scritto Roberto Spanó e Roberta Panico nella memoria depositata al Csm dove aggiungono che "i dati statistici hanno dimostrato che, a far data dall'anno 2018, solo 3 processi su 1830 sono transitati dalla Prima alla Seconda sezione penale in ragione dell'incompatibilità".

Per bloccare il trasferimento della moglie pm - che è in forza alla Dda di Brescia - e far decadere l'incompatibilità, Spanó, da trent'anni a Brescia e al cui nome sono legati i principali casi giudiziari, ha scelto così di trasferirsi al Civile, mentre resta ancora in piedi la sua candidatura a presidente del Tribunale di Bergamo. La prima commissione del Csm ha già proposto l'archiviazione della pratica, "visto che è venuta meno in radice ogni possibile interferenza tra i magistrati data la diversità dei settori in cui i due magistrati ora operano", disponendo l'applicazione di Spanó ai "processi penali che sta presiedendo prossimi alla decisione".

Mercoledì il plenum del Csm deciderà sulla definitiva chiusura del casi, ma è sul punto che si apre un altro caso. Quali sono i processi "prossimi alla definizione" che Spanó potrà concludere? Per la presidente della Corte d'appello di Brescia Giovanna Di Rosa "nessuna norma impedisce tecnicamente la prosecuzione da parte del giudice Spanò dei processi pendenti davanti a lui, a partire da quello della strage di piazza della Loggia".

Ma il perimetro del Csm sembra molto stretto. Da capire cosa ne sarà del processo sulla Strage di Brescia a carico del veronese Roberto Zorzi davanti alla Corte d'Assise che rischia di dover ripartire da zero con il cambio di presidente. Con 22 testimoni ascoltati su 139 non può essere infatti ritenuto un procedimento "prossimo alla decisione" come inteso dal Consiglio superiore della magistratura. L'Associazione dei familiari delle vittime della strage di piazza della Loggia esprime "grande preoccupazione" per lo spostamento del presidente Spanò al settore civile.

“Temiamo che questo spostamento possa pregiudicare la regolare prosecuzione del dibattimento, iniziato il 29 febbraio scorso e che ha già visto svolgere numerose e importanti attività processuali", spiega Manlio Milani, presidente dell'associazione.