Cronaca di Redazione , 11/07/2025 7:53

Fondo salute mentale, Albertini (PD): "Mancano 30 milioni per personale e progetti"

Segretario del Pd di Verona Alessio Albertini
Segretario del Pd di Verona Alessio Albertini

Trenta milioni di euro che erano stati ritenuti indispensabili per mandare avanti le attività degli enti che in Veneto si occupano di salute mentale e disabilità. E le conseguenze si faranno sentire. A lanciare l’allarme è il vice Segretario del Pd di Verona Alessio Albertini che si fa portavoce delle cooperative sociali che operano sul territorio veronese e veneto.

Questo il pregresso. Il Fondo Regionale di disabilità e salute mentale doveva essere adeguato per far fronte al rinnovo contrattuale del personale dipendente, all’inflazione e agli aumenti determinati dal caro energia. Per questo c’era stata una contrattazione condotta dalle associazioni di categoria degli enti del terzo settore coinvolti e i tecnici della Regione.

Dopo mesi di tavoli tecnici comuni si era arrivati a indicare in 85 milioni di euro la cifra necessaria per far fronte alle esigenze. Al momento però dello stanziamento, sono stati deliberati dalla politica regionale 55 milioni, vale a dire 30 milioni di euro in meno rispetto al concordato.

“La famosa seconda S che univa al Sanitario anche il Sociale, giustamente vanto del Veneto a livello nazionale, si sta sgretolando per una precisa volontà politica”, dice Albertini. “Parliamo di servizi che non solo incidono sulla sofferenza viva di tante famiglie e persone ma che, laddove trascurati, comportano nel medio periodo un aumento enorme di costi a carico della collettività”.

Senza quelle risorse, infatti, non diventa solo impossibile riconoscere stipendi adeguati al personale, ma vanifica un lavoro indispensabile per tante persone, per tante famiglie e per l’intera comunità.

“La richiesta è che la Regione riattivi quanto prima il tavolo di confronto, come richiesto dalle cooperative”, dice Albertini. “Nel contesto attuale, segnato da tagli e da una crescente disattenzione verso il benessere psicologico dei più giovani, sono a rischio tutte le attività di prevenzione portate avanti da chi si occupa di salute mentale minorile. Progetti fondamentali, che coinvolgono gli adolescenti e che svolgono un ruolo cruciale nel contenere l’aggravarsi della sofferenza psichica, prevenendo così l’evoluzione verso forme croniche e invalidanti”.