Cronaca di Redazione , 03/07/2025 16:27

Cantiere di via XX settembre, in arrivo ristori per le attività economiche coinvolte

Alessia Rotta
Alessia Rotta

Il Comune di Verona interviene a sostegno delle attività economiche interessate dal cantiere di via XX Settembre, predisponendo una serie di misure concrete. L’obiettivo è tutelare e accompagnare gli esercenti, offrendo loro forme di ristoro economico per plateatici e tassa rifiuti. L’Amministrazione conferma così la propria attenzione verso le attività economiche locali, consapevole delle difficoltà che un cantiere prolungato può comportare per il commercio di vicinato e per la vitalità del quartiere.

«Stiamo prevedendo ristori per le attività economiche interessate dal cantiere sia sul fronte plateatici sia sul fronte Tari. Per quanto riguarda i plateatici, - spiega l’assessora al Commercio Alessia Rotta - chi ha quelli permanenti sarà esentato dal pagamento al Comune, chi invece li ha sugli stalli blu di Amt3 e ha già versato il canone dovuto ad Amt3, si vedrà scontato quello del prossimo anno. Chi invece deve ancora pagare sarà esentato dal pagamento».

Sarà possibile allestire plateatici temporanei compatibilmente con gli spostamenti delle tranche di cantiere e secondo le indicazioni che darà il Comune anche per le possibili dimensioni degli stessi.

Sul fronte Tari, il Comune ha al vaglio una riduzione significativa della tassa sui rifiuti, per mitigare l’impatto economico sulle attività penalizzate dalla durata dei lavori.

«È previsto uno sconto dell’80% della parte variabile della tassa sui rifiuti, rapportato al periodo di durata dei lavori», anticipa l’assessora Rotta. Le attività che potranno accedere a questa riduzione dovranno possedere precisi requisiti: essere titolari di un esercizio commerciale, artigianale o assimilato con sede operativa al piano terreno e con vetrina, aver subito una contrazione del fatturato nell’anno 2025 pari almeno al 30% rispetto all’anno precedente e risultare in regola con i pagamenti della tassa rifiuti degli anni precedenti. L’importo massimo scontabile per ciascuna attività è fissato in 5 mila euro.