Caldo e ipotensione da non sottovalutare: i consigli dei farmacisti veronesi

Con il caldo e in particolare con i picchi estremi la pressione arteriosa si abbassa a seguito dell’aumento della temperatura che provoca la dilatazione dei vasi sanguigni. I sintomi vanno dalla sudorazione fredda al giramento di testa, dalle vertigini al mal di testa, pallore, nonché spossatezza diffusa e astenia che impediscono di condurre una vita normalmente attiva. Inoltre i disturbi dell'ipotensione possono manifestarsi con particolare evidenza in presenza di forte umidità atmosferica, durante sforzi prolungati come allenamenti sportivi o passeggiate sotto il sole cocente. L’ipotensione può provocare svenimenti (sincopi) che vanno affrontati immediatamente chiamando il 118 e facendo subito stendere il soggetto, sollevandogli le gambe affinché il sangue fluisca in direzione della regione cerebrale.
Si parla di pressione bassa quando i livelli sono al di sotto di quelli medi, ovvero 110-120 mmHg (millimetri di mercurio) di pressione massima (sistolica) e 70-80 mmHg di pressione minima (diastolica).
Molti farmaci possono indurre ipotensione come effetto collaterale o principale. Tra questi, alcuni dei più comuni sono i farmaci per l'ipertensione (come i diuretici, i betabloccanti, gli ACE inibitori e i sartani), i farmaci antipsicotici, alcuni antidepressivi (come i triciclici), i farmaci anti-parkinsoniani e alcuni farmaci per la disfunzione erettile.
«Durante il periodo estivo, con il sopraggiungere delle temperature molto elevate, turisti e residenti si rivolgono spesso alla Farmacia per la misurazione della pressione sanguigna, colti da malessere - spiega Elena Vecchioni, presidente Federfarma Verona -. Nella maggior parte dei casi si tratta di ipotensione transitoria che può essere risolta con l'ausilio di un integratore salino. Nei casi più complessi si consiglia di consultare il proprio medico di medicina generale. Gli integratori maggiormente consigliati sono a base di Magnesio e Potassio, ma possono essere utili anche principi attivi adattogeni e proenergetici come l'eleuterococco, il ginseng, la carnitina, l'arginina e le vitamine del gruppo B, che il farmacista propone in coerenza con l'eventuale assunzione da parte dell'utente di farmaci per patologie croniche.
Per la gestione dei picchi di calore sono a disposizione della cittadinanza i bollettini della Protezione Civile accompagnati dai consigli del farmacista cui si rivolge in particolare la popolazione anziana, ma anche le giovani mamme con i molti disagi patiti da neonati e bambini piccoli».
«Durante la stagione estiva si fa indispensabile il rapporto con il medico di famiglia in quanto il farmaco anti ipertensivo agisce diversamente, spesso in maniera più efficace, durante i mesi estivi - sottolinea Gianmarco Padovani, vicepresidente Federfarma Verona -. Questo aspetto unito alla vasodilatazione di arterie e vasi sanguigni indotta dal caldo può scatenare importanti crisi ipotensive. Indispensabile dunque adattare i dosaggi ma anche i tempi della somministrazione. Ad esempio assumere il farmaco prescritto prima di coricarsi può essere un espediente utile per superare queste criticità».
Tra le pratiche consigliate nella prevenzione della pressione bassa spiccano l’idratazione, l’assunzione di una dieta ricca di frutta e verdura di stagione, mentre sono sconsigliate le bevande alcoliche che essendo vasodilatatrici tendono ad abbassare ulteriormente la pressione sanguigna, così come sauna e bagno turco. Il caffè o le bevande contenenti caffeina sono in grado si alzare nell’immediatezza la pressione.
Gli ipotesi devono esporsi al sole con cautela per evitare malesseri e possibile senso di vertigine, proteggendo sempre il capo e naturalmente evitando le ore più calde.