La denuncia dell'Osservatorio: "Neofascisti hanno vandalizzato osteria a Veronetta"

"La sera di sabato 14 giugno all’Osteria Ai Preti, in via Interrato Acqua Morta di Verona, è andata in scena l’ennesima provocazione di matrice fascista. Già alcune settimane prima, la sera del 31 maggio, quattro giovani si erano recati nel locale qualificandosi come “camerati in cerca di birrette”, prendendosela con le ragazze al bancone e con i clienti presenti, allontanandosi solo per l’arrivo delle forze dell’ordine. Non contenti della prima “bravata” i neofascisti la sera del 14 si sono presentati più numerosi, più o meno 7-8 persone. Hanno cercato in tutti i modi lo scontro fisico: insultando i baristi, scagliandosi in sette contro uno, versando birra per terra, strappando le locandine esposte, rovinando gli arredi e spaccando alcuni bicchieri. Solo l’autocontrollo dei gestori ha impedito che la situazione degenerasse". Lo denuncia l'Osservatorio di Comunità, ricerca e azione per i diritti e i doveri sociali.
"Crediamo che queste provocazioni violente non debbano essere sottovalutate dalle autorità competenti, in quanto espressione di quei rigurgiti fascisti che da tempo si manifestano a Verona e provincia. Come non ricordare le aggressioni a ragazzini inermi in via Mazzini e ai tifosi marocchini che festeggiavano le vittorie della loro nazionale ai mondiali, l’assalto di due anni fa alla festa di Rifondazione Comunista, e la recente comparsa di scritte naziste a San Bonifacio? Per questo chiediamo che si intensifichino le indagini e che le inchieste giudiziarie in corso vengano portate avanti con decisione, così come chiediamo un’azione di prevenzione e vigilanza da parte delle forze dell’ordine nei confronti delle organizzazioni neofasciste responsabili del clima crescente di violenza e provocazione nel nostro territorio, ponendo attenzione particolare a quei luoghi dove maggiormente si sono concentrati questi eventi" chiosa la lettera dell'Osservatorio di Comunità, ricerca e azione per i diritti e i doveri sociali, che ha chiesto l'intervento del prefetto Martino.

