Cronaca di Redazione , 08/06/2025 9:36

Carenza medici di base, dal 9 giugno apre la nuova guardia medica a Soave

Il sindaco Matteo Pressi
Il sindaco Matteo Pressi

Il problema, divenuto ormai cronico, della carenza di medici di base non risparmia nemmeno Soave, la perla dell’est veronese.

E così, grazie alla collaborazione tra il Comune e l’ULSS 9, da lunedì 9 giugno, presso gli ambulatori comunali di Costeggiola, sarà attivata una guardia medica diurna dedicata agli ex assistiti del dott. Manega, da questo mese avviatosi alla carriera ospedaliera: “Con un po’ di sconforto, ma allo stesso tempo un carico di affettuosi auguri da parte degli utenti, dal quale è stato molto apprezzato durante il servizio come medico di base”, premette il sindaco della cittadina murata, Matteo Pressi.  

Quella della guardia medica diurna è una nuova formula proposta dall’Azienda sanitaria locale, pensata proprio per sopperire alla carenza di medici territoriali, garantendo comunque un servizio di assistenza alle persone, scongiurando quindi la poco desiderabile eventualità, soprattutto per gli anziani, di rimanere completamente privi di un medico di riferimento per consulti, visite e prescrizioni.

Da lunedì 9 giugno, quindi, è attivo questo nuovo servizio gestito direttamente dall’ULSS con propri medici, all’interno dei locali messi gratuitamente a disposizione dal Comune, siti in via Pigna, 52.

La guardia medica è aperta tre giorni alla settimana: il lunedì, mercoledì e venerdì.

Dalle 9 alle 11 il servizio è solo telefonico per prenotazioni, consulti e supporto a distanza. I medici rispondono al numero 045.6106373.

L’apertura al pubblico si articola invece su due fasce, una mattutina e una pomeridiana. Dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 18.15 la guardia medica eseguirà quindi le attività ambulatoriali e chi ne ha bisogno può presentarsi direttamente presso la struttura, senza prenotazione. Nel pomeriggio, tra le 14 e le 17.15, l’ambulatorio è invece chiuso al pubblico poiché i medici svolgeranno le visite domiciliari alle persone inferme e le visite programmate.

Come precisa il sindaco Matteo Pressi: “Si tratta di una forma di assistenza che sarà mantenuta fino all’arrivo del nuovo medico di base, che nel frattempo è stato individuato, e che è dedicata esclusivamente agli ex assistiti del dott. Manega e a coloro che non hanno un medico di base già assegnato. Ringrazio l’ULSS per l’enorme collaborazione offerta, assicurando che non sono ringraziamenti di circostanza. La situazione riguardante la disponibilità di medici è molto complessa ma ancora una volta siamo riusciti ad evitare che a Soave ci fossero persone completamente prive di assistenza di base”, conclude il sindaco.