Cronaca di Redazione , 07/06/2025 16:33

Telecamere per la sicurezza, l'assessora Zivelonghi: Ne abbiamo trovate poche

Pradaval
Pradaval

L’assessora alla sicurezza, Stefano Zivelonghi, precisa sulla questione telecamere in città, in particolare a Pradaval, una delle zone rosse individuate dal Prefetto e al centro di ripetuti episodi di criminalità.
“A Pradaval - spiega Stefania Zivelonghi - è stata installata dal Comune a inizio 2025 una telecamera ad alta definizione. Il signor Questore rileva correttamente la non sufficienza del sistema di videosorveglianza del Comune rispetto alle attuali esigenze della città. Insufficienza che ci è stata subito evidente sin dal nostro insediamento e per la quale stiamo investendo costantemente. Purtroppo quanto abbiano trovato necessitava di implementare più telecamere e soprattutto di installare impianti di qualità”. “Non serve a nulla avere dispositivi, magari numerosi, per fare bella figura nelle conferenze stampa, che poi non siano di qualità adeguata!” sottolinea l’assessora. 
“A Pradaval - prosegue - è stata installata a inizio 2025 una telecamera ad alta definizione che si aggiunge alle circa 40 distribuite in zone critiche della città, alle 17 di lettura targhe e alle prossime 17 che saranno installate entro fine 2025. Stiamo inoltre lavorando per finanziare un ulteriore consistente pacchetto che andrà a coprire altre zone della città. Abbiamo inoltre efficientato le centrali sicurezza e traffico riunendo nello stesso sito e questo ha consentito la gestione dei grand eventi”. “Certamente se Governo e Regioni ci riconoscessero maggiori finanziamenti potremmo fare molto di più, se fossimo città metropolitana avremmo accesso a ben altri fondi. I parlamentari veronesi cosa stanno facendo in questa direzione? Cosa stanno portando a beneficio della loro città?  L'onorevole Padovani, ad esempio, che tanto a cuore ha la sicurezza in generale e a Verona in particolare, cosa ha concretamente fatto per portare avanti la riforma della Polizia Locale ferma in Commissione  da mesi?” conclude Stefania Zivelonghi.