Cronaca di Redazione , 04/06/2025 10:00

Smantellata organizzazione criminale dopo 28 furti in appartamento, colpita anche Verona

Operazione dei Carabinieri
Operazione dei Carabinieri

La banda aveva già messo a segno ventuno colpi in appartamento, oltre a sette non andati a buon fine. Agivano in modo organizzato e armato. I carabinieri del comando provinciale di Cuneo hanno smantellato un'organizzazione criminale dedita ai furti in appartamento, arrestando tredici persone appartenenti alla comunità sinti, accusate di una lunga serie di razzie compiute in tutto il Nord Italia. Le indagini, avviate nel settembre 2024, hanno permesso di collegare il gruppo a ventotto episodi, tra cui ventuno furti consumati e sette tentati, commessi in abitazioni isolate tra le province di Cuneo, Asti, Verona e Vicenza. I malviventi agivano camuffando i propri connotati, neutralizzando i sistemi d'allarme e forzando porte, finestre e casseforti con attrezzature sofisticate. Le incursioni, condotte con cadenza settimanale, erano attentamente pianificate e finalizzate alla sottrazione di denaro, gioielli, armi e oggetti di valore. L'operazione ha coinvolto reparti specializzati, tra cui le unità Sos, i Carabinieri Forestali, i cinofili e un elicottero del primo Elinucleo di Volpiano. Le attività di polizia giudiziaria si sono concentrate nelle province di Asti e Verona, dove sono state effettuate numerose perquisizioni e controlli presso officine meccaniche. Il bilancio complessivo è ingente: sequestrate due auto Skoda Yeti con targhe contraffatte e vani modificati per occultare la refurtiva, circa 130.000 euro in contanti, tre orologi Rolex, 24 smartphone, gioielli e monili, vestiti di marca, materiale per la contraffazione e armi da fuoco, tra cui tre pistole, una rivoltella e dieci cartucce. Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati trasferiti nelle case circondariali di Cuneo, Alessandria, Asti, Vercelli e Torino. La loro posizione è ora al vaglio dell'autorità giudiziaria, mentre proseguono gli accertamenti per risalire alla provenienza della refurtiva e ad eventuali ulteriori complici.