Cronaca di Redazione , 30/05/2025 15:05

Omicidio Moussa, sopralluogo dell‘esperto balistico: sparo mortale da mezzo metro di distanza

Luogo omicidio

Ci sono voluti oltre 7 mesi per una svolta nell’indagine sulla morte di Moussa Diarra, il migrante maliano ucciso la mattina del 20 ottobre alla stazione di Porta Nuova da un agente della Polizia Ferroviaria che ha risposto all’aggressione del giovane, armato di un coltello, in quel momento in crisi psicotica.

Giovedì mattina, sul luogo dell’omicidio, c’è stato il sopralluogo dell’esperto balistico nominato dalla Procura della Repubblica. Il magistrato che coordina l’indagine ha chiesto la perizia per ricostruire con precisione la dinamica della sparatoria e la traiettoria dei tre colpi esplosi dall’agente con la sua arma d’ordinanza.

Il colpo fatale sarebbe avvenuto ad una distanza di mezzo metro.

Da quanto si è appreso da fonti investigative su tratta dell’ultimo esame tecnico prima della chiusura dell’indagine che potrà avvenire sono quando sarà depositato anche il risultato dell’analisi delle riprese delle telecamere nella zona di piazzale XXV aprile, che peraltro - come anticipato nei mesi scorsi dal Procuratore Raffaele Tito - sarebbero di qualità scadente.

Il poliziotto è indagato con l’ipotesi di reato di eccesso colposo di legittima difesa, ma i familiari del 26enne Moussa non credono alla versione dell’agente Polfer e sostengono la tesi dell’omicidio volontario.