Cronaca di Redazione , 23/05/2025 14:35

AMIA, sale la raccolta differenziata: la media cittadina al 57%

Ferrari e Bechis
Ferrari e Bechis

Eppur si muove. Dopo anni di sostanziale immobilità, la percentuale cittadina della raccolta differenziata torna a crescere. Il 2024 ha infatti segnato un balzo in avanti di circa 4 punti percentuali passando dal 53% al 57%. Il dato è ricavato dal conteggio combinato dei quantitativi di rifiuti differenziati raccolti da Amia e dai servizi privati attivati da alcune grandi utenze non domestiche ed è stato ufficialmente comunicato ad Arpav, Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto, nei giorni scorsi. La nuova percentuale cittadina sulla raccolta differenziata sarà poi certificata ufficialmente dall’ente controllore entro novembre a seguito della comparazione con i dati dei rispettivi impianti di conferimento: un ulteriore step per cementare il consolidato. In quindici anni, la percentuale è aumentata di circa 10 punti, 4 dei quali dal 2023 al 2024.

Guardando lo storico, infatti, nel 2010, la percentuale cittadina si assestava intorno al 47% (in dettaglio 47,63%). In cinque anni, la differenziata segna un sensibile aumento sfiorando quota 51% (50,81). Dal 2015 in poi, l’andamento ha numeri altalenanti, sostanzialmente compresi su percentuali medie tra il 52 e il 54, stabilizzandosi poi sul 53. Nel 2023, ultimo dato ufficiale a disposizione, la percentuale media cittadina della raccolta differenziata è infatti ancora ferma al 53%, per la precisione 53,45%. Il 2024 segna invece un incremento di circa 4 punti, superando il 57% con il dato dettagliato con i decimali che sarà certificato e pubblicato da Arpav entro novembre.

Pur essendosi visibilmente ridotto nell’ultimo anno, il gap con le altre provincie venete rimane importante. Venezia, dopo Verona la meno virtuosa, è infatti al 62,9%.

Qualche buona nuova emerge anche sul fronte della qualità della raccolta differenziata. Dalle analisi sul materiale raccolto che AMIA abitualmente effettua, emerge che nei primi mesi del 2025 è diminuita in quasi tutte le frazioni la presenza di materiale estraneo ovvero non correttamente conferito. È migliorata la qualità di carta e cartone, umido e vetro anche se quest’ultimo, tendenzialmente molto buono con un grado di purità del 98% (l’anno scorso era al 94%), ha un andamento non costante: una delle criticità maggiori è la presenza di ceramica (piatti/tazzine ecc rigorosamente da buttare nel secco!) che molti ancora conferiscono erroneamente nei contenitori che raccolgono vetro. In flessione, invece, la plastica che spesso contiene giocattoli e altri oggetti non da imballaggio che non devono essere smaltiti con la frazione di plastica/metalli. Nota ancora molto dolente è il quantitativo di secco raccolto: Verona fa troppo rifiuto indifferenziato. Tra l’altro, si tratta di residuo che contiene percentuali molto rilevanti di materiali facilmente differenziabili. Nel secco viene abitualmente riscontrato, ad esempio, un 33% di plastica: rifiuti che anziché essere reimmessi nel ciclo di riutilizzo, dunque risorsa collettiva, diventano un costo sia ambientale che di smaltimento.

“Passare dal 53% al 57% di raccolta differenziata, compiendo un balzo in avanti e rompendo una sostanziale immobilità che si trascinava da anni, è un importante passo in avanti che ci conforta. È un primo avvicinamento verso quelli che sono gli obiettivi minimi imposti dalla Regione che ci consentirebbero di pagare meno e dunque avere più risorse a disposizione della città oltre che di impattare meno sotto il profilo ambientale. Verona produce ancora 60mila tonnellate all’anno di rifiuto indifferenziato. Un residuo dove si trova tra l’altro ancora molto materiale da differenziare, ad esempio fino a un terzo di plastica”, ha spiegato il presidente di AMIA Roberto Bechis.

“Il 57% indica che la strada è ancora lunga ma che la direzione è quella giusta. Rimaniamo ultimi a livello regionale ma siamo determinati a scalare questa classifica. Stiamo cambiando il sistema di raccolta dei rifiuti in molti quartieri della città, in autunno partiranno la Quarta e la Quinta circoscrizione e prima ancora, a breve, toccherà all’area test del centro storico. Se vogliamo che Verona esprima il meglio dal punto di vista ambientale e dei servizi, oltre che economico, serve davvero una grande collaborazione tra Comune, Amia e cittadini”, è intervenuto l’assessore a Transizione Ecologica e Ambiente Tommaso Ferrari.