Atto vandalico all'ex campo di concentramento di Montorio, Buffolo: "Preoccupante e offensivo"

Negli scorsi giorni, il cartello posto a promuovere le visite presso ex campo di concentramento provinciale della Repubblica Sociale a Montorio, è stato imbrattato con una svastica e altri simboli.
“Un atto vandalico preoccupante e offensivo che, affiancando le tragedie del nostro tempo a simboli recuperati dalle pagine più nere della nostra Storia, alimenta soltanto confusione e disinformazione”, afferma l’assessore alla Memoria storica Jacopo Buffolo-. Per questo, il Comune di Verona condanna fermamente l’imbrattamento di un sito che da anni rappresenta un presidio di memoria, formazione e impegno contro ogni forma di discriminazione, grazie all’impegno di associazioni come i figli della Shoah e Montorioveronese.it cui va la nostra solidarietà.
Proprio per questo – ricorda l’assessore-, continueremo a lavorare affinché i luoghi di Memoria siano valorizzati per quanto testimoniano ricordando attraverso la loro storia le detenzioni e le deportazioni della popolazione ebraica e degli oppositori politici. Per farlo è importante un impegno collettivo e duraturo, per costruire quella consapevolezza storica e quella coscienza democratica che sono le uniche vie per giungere alla soluzione dei conflitti e cancellare per sempre simboli e discorso d'odio che nella nostra città sono stati, purtroppo, a lungo tollerati dalla politica.
La recente visita, grazie al Comune e ad Aned, di una delegazione di studenti veronesi al campo Mauthausen indica una strada per chiedere giustizia oggi, ricordando gli orrori del passato.
Comprendiamo e condividiamo il senso di urgenza e di chi, a Verona, in Italia e nel mondo, quotidianamente si batte per denunciare le tragedie e le ingiustizie che il popolo palestinese sta subendo a Gaza, ma è del tutto chiaro che il richiamo a questi sentimenti per giustificare messaggi d'odio non sia solo inaccettabile, ma anche pretestuoso e fuorviante.
Per questo condanniamo ogni strumentalizzazione della memoria e ogni uso della Storia finalizzato ad alimentare conflitti e messaggi divisivi”, conclude l’assessore Buffolo.