Cronaca di Redazione , 17/05/2025 9:30

VIDEO | False fatture, patteggiano due veronesi: danno all’Erario per 33 milioni di euro

Nei mesi scorsi la Guardia di Finanza di Verona aveva arrestato un imprenditore veronese operante nel settore del commercio di prodotti petroliferi, suo figlio e il commercialista della società, ritenendoli responsabili di un'ingente frode fiscale. Le Fiamme gialle sequestrarono disponibilità finanziarie, quote societarie, beni immobili, mezzi di trasporto e conti correnti italiani ed esteri per oltre 33 milioni di euro, considerati il frutto delle azioni degli indagati.

Ieri il Gup del Tribunale di Verona, Carola Musio, ha emesso la sentenza di patteggiamento nei confronti del commercialista e dell’imprenditore. I due veronesi sono stati condannati rispettivamente a 3 anni e 8 mesi, e a 3 anni e 4 mesi di reclusione, per un sistema di false fatturazioni per operazioni inesistenti e compensazioni indebite di crediti fiscali, che ha provocato un danno all’Erario per circa 33 milioni di euro. Il giudice ha disposto la confisca del profitto del reato, già sottoposto a sequestro: oltre 16 milioni di euro in beni di lusso, tra cui immobili, auto, moto, denaro contante, gioielli e orologi.

L’inchiesta, condotta dal Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Verona e coordinata dalla Procura scaligera, ha portato anche al fallimento personale dei due imputati e dell’intero gruppo societario facente capo a loro, con conseguente cessazione di ogni tipo di attività commerciale in capo ai due imputati.