Consiglio Comunale, approvate le nuove tariffe sui rifiuti: aumenti tra il 3-5%

Approvate dal Consiglio comunale di ieri sera, 15 maggio, con 22 voti favorevoli e 10 contrari, le nuove tariffe sulla tassa rifiuti. Il provvedimento, come spiegato in aula dall’assessore ai Tributi Michele Bertucco, è dovuto ad un adeguamento alla nuova normativa regionale, che ha aumentato il costo alla tonnellata dello smaltimento in discarica della raccolta indifferenziata e la decisione del Governo nazionale di applicare al “prodotto” rifiuto l’Iva al 22% e non più al 10.
“La Tari è una partita di giro e il Comune non ci fa cassa dato che per legge – sottolinea Bertucco –, ciò che il Comune paga per lo smaltimento dei rifiuti viene poi girato sui cittadini e sulle altre utenze. Anzi, dallo scorso anno, la Giunta destina 1 milione di euro derivanti dalla tassa di soggiorno a coprire due terzi dell’adeguamento della Tari. Resta comunque il fatto che Verona è la città veneta con la Tari più bassa dopo Belluno, nonostante le pesanti conseguenze del costo di smaltimento della raccolta indifferenziata che rappresenta solo il 53% di quella totale. Una percentuale che abbiamo ereditato dalle precedenti amministrazioni”.
Alcuni esempi relativi all’aumento. A fronte di una percentuale media della Tari del 4%, una famiglia composta da 3 persone che vive in un appartamento di 100 metri quadri, nel 2025, pagherà 7,21 euro in più, con un aumento del 3,08% in più. Un single paga 4,02 euro in più rispetto allo scorso anno, il 2,62% in più. Venendo alle utenze non domestiche con superfici pari a 100 metri quadri, i bar, caffè e pasticcerie pagheranno 1.456 euro contro i 1.402 del 2024, il 3,84% in più. Più sensibili gli aumenti per i negozi di calzature, estetiste e parrucchieri e uffici si attestano su una variazione percentuale del 5,75%.
Approvato inoltre dal Consiglio comunale, con 22 voti favorevoli e 11 contrari, nell’ambito del Consiglio di Bacino Verona Città, la revisione infra – periodo della predisposizione tariffaria per l’anno 2025 del servizio di gestione dei rifiuti.
Nello specifico si tratta del contratto di servizio definitivo con il gestore Amia, stipulato a fine 2024, divenuto efficace a decorrere da inizio 2025. Ancora, della nuova tariffa unica di conferimento regionale, che costituisce nuove voci di costo a carico del gestore. E, infine, la tariffa di trattamento dei rifiuti prodotti dal Comune di Verona. La delibera è stata illustrata all’aula dall’assessore alla Transizione ecologica Tommaso Ferrari.
Successivamente, con votazione in aula a scrutinio segreto, sono stati nominati i primi rappresentanti del Consiglio comunale nella Consulta comunale per lo spettacolo dal vivo. Fanno parte della nuova realtà, istituita lo scorso aprile, i consiglieri comunali Giacomo Piva, Pietro Trincanato e Patrizia Bisinella.
La Consulta Comunale per lo spettacolo dal vivo rappresenterà un’importante sede di partecipazione, confronto e scambi di informazioni in ambito culturale.
Obbiettivi: raccordo tra le diverse iniziative promosse dalle istituzioni culturali e della programmazione delle attività legate allo spettacolo dal vivo nel corso dell’anno, al fine di promuovere sinergie e progetti in rete; promozione delle iniziative volte allo sviluppo dello spettacolo dal vivo, come rassegne e festival nelle sale e nei teatri comunali e in altri spazi, all’aperto e al chiuso, su tutto il territorio cittadino; potenziamento degli spazi già esistenti destinati allo spettacolo dal vivo e individuazione di nuovi, all’aperto e al chiuso, anche temporanei; promozione dello spettacolo dal vivo di Verona in altre città d'Italia e all'estero; analisi conoscitive sul settore dello spettacolo dal vivo; valorizzazione dei professionisti del settore; valorizzazione delle attività amatoriali; sviluppo di nuovi pubblici, anche tramite attività educative con le scuole del territorio e di sensibilizzazione della cittadinanza; collaborazione con progetti scientifici e di ricerca in materia di spettacolo dal vivo promossi dall’Università di Verona; coordinamento delle attività di diversi Assessorati, quando questi trattino problemi dello spettacolo dal vivo; promozione di tutte le altre iniziative che riguardano direttamente lo spettacolo dal vivo; coordinamento con le altre consulte comunali quando gli argomenti trattati prevedano delle contaminazioni con il settore dello spettacolo dal vivo.
Mozioni e ordini del giorno
Costituzione di un ‘Polo del contemporaneo’. E’ quanto chiede la mozione approvata all’unanimità questa sera, con 24 voti favorevoli, a firma del consigliere Alberto Battaggia presidente della Commissione Cultura e Turismo e presidente della rete ArtiVer-Per un ecosistema dell’arte.
Sul tema, il documento impegna il sindaco e la giunta ad effettuare con urgenza gli interventi di manutenzione strettamente necessari a riaprire quanto prima Palazzo Forti al pubblico, anche per periodi di tempo limitati, al fine di permettere la fruizione di esposizioni o altre iniziative culturali. Inoltre, promuovere un confronto con Fondazione Cariverona volto a definire in forme collaborative un progetto organico di gestione culturale poliennale di Palazzo Forti, che possa essere eventualmente rinnovato, alla scadenza del 2030, per gli anni successivi, considerando, eventualmente, anche il coinvolgimento di altre istituzioni cittadine. Concepire tale progetto come premessa per la possibile costituzione di un ‘Polo del contemporaneo’.
"La vendita di Palazzo Forti nel 2010 - sottolinea Alberto Battaggia - ha creato un vuoto non più colmato. La nostra città d'arte, visitata da milioni di turisti ha bisogno di una struttura fisica ed organizzativa che permetta di programmare un'attività culturale ed espositiva permanente, sulla scorta di quanto accade in tante altre città confrontabili. Abbiamo necessità di riorientare i flussi turistici verso l'alto e di destagionalizzarli. Così come si riconosce alla stagione operistica una funzione di volano turistico-culturale strategico della città in estate, altrettante attenzioni e risorse meritano le attività culturali ed espositive da proporre negli altri periodi dell'anno. Cariverona è storicamente l'istituzione che più di ogni altra ha collaborato col Comune nei progetti più ambiziosi a favore della cittadinanza. Palazzo Forti rappresenta una nuova occasione per costruire un progetto culturale lungimirante, aperto al coinvolgimento di altre istituzioni cittadine disponibili, come la Camera di Commercio, la Fiera, l'Università, altre istituzioni finanziarie, realtà private, per garantire una programmazione culturale sistematica, internazionale, articolata”.
Approvata all’unanimità, con 24 voti favorevoli, anche la mozione a firma della consigliera Jessica Cugini (In Comune per Verona) che impegna l’Amministrazione a moltiplicare i suoi sforzi per promuovere una cultura di pace e di rispetto delle istituzioni internazionali, come premessa di fondamentale importanza nella lotta contro le discriminazioni di genere e per la promozione dell’autoderminazione femminile. Ancora, perché l’Amministrazione sostenga presso il Governo la campagna ‘Stop fondamentalismi stop apartheid di genere”.
Approvata infine all’unanimità, con 24 voti favorevoli, anche la mozione con primo firmatario il consigliere Francesco Casella (PD) che, in merito al recupero delle vecchie sale cinematografiche e al sostegno specifico del progetto veronese "Ri-Ciak Cinema di Comunità", impegna l’Amministrazione a farsi portavoce con il Governo per far riaprire dei bandi statali per finanziare la ripresa di queste realtà dismesse, premiando quei progetti che hanno una finalità e una valenza pubblica. Inoltre, a supportare l’associazione Vivevisioni nella ricerca di altre iniziative e bandi di finanziamento pubblici o privati ed eventualmente a supportarne la partecipazione tramite concessione di partenariati.