Precariato Universitario, il Rettore: "Comprendo la mobilitazione, ma sono vincoli nazionali"

“Comprendo le ragioni di questa mobilitazione e desidero esprimere profonda gratitudine per il fondamentale impegno nella ricerca e nella didattica che i precari della nostra, e di tutte le università, svolgono quotidianamente con passione e dedizione. L’università di Verona, come tutti gli altri atenei italiani, opera all’interno di un sistema di regole e vincoli definiti a livello nazionale. Questo limita fortemente il margine di azione diretta di ogni singolo ateneo. Tuttavia, il mio personale impegno e l’impegno della governance è quello di portare nelle sedi istituzionali opportune, come il MUR e la CRUI, le istanze emerse durante questo incontro affinché siano rappresentate in modo chiaro e determinato. Continuerò a cercare di intercettare ogni iniziativa per valorizzare il contributo e dare continuità al lavoro di tutte e tutti i precari della ricerca, nella veste di Rettore fino al 30 settembre e nei prossimi anni di attività accademica al servizio dell’Ateneo come docente e ricercatore, perché si arrivi a una valorizzazione auspicabilmente stabile delle loro conoscenze e competenze” ha dichiarato il Retto dell'Università di Verona, Pierfrancesco Nocini, in seguiot allo sciopero indetto dari ricercatori.