Cronaca di Redazione , 09/05/2025 10:41

Villafranca, 70enne colpito e abbandonato agonizzante: arrestato il sospettato in Toscana

Carabinieri a Villafranca
Carabinieri a Villafranca

La mattina dell’8 maggio 2025, i Carabinieri della Compagnia di Villafranca di Verona, a Poggibonsi (SI), assieme ai colleghi del luogo, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Verona su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un operaio 40enne di origine slovacca, in Italia senza fissa dimora, in quanto gravemente indiziato per il tentato omicidio di un 70enne avvenuto, nel maggio 2024, presso un agricampeggio di Villafranca di Verona. Il provvedimento restrittivo, scaturisce dagli esiti di articolata attività d’indagine avviata dai militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Villafranca – coordinati sin dalle prime fasi dalla Procura Scaligera - a seguito del rinvenimento, nel pomeriggio del 6 maggio 2024, del titolare di un agricampeggio riverso a terra, incosciente e con una profonda ferita alla testa, accanto al suo scooter. All’arrivo dei militari sul posto, tutto lasciava pensare che si potesse trattare di un incidente ma l’ipotesi di una caduta accidentale dal ciclomotore svaniva molto velocemente. Il quadro clinico, i pareri sanitari, le prime testimonianze raccolte e gli iniziali accertamenti hanno delineato presto uno scenario diverso e ben più grave, che ha portato ad ipotizzare che il 70enne era rimasto vittima di una violenta aggressione da parte di qualcuno che lo aveva poi abbandonato agonizzante. Le successive meticolose investigazioni, anche di natura tecnica, hanno permesso di far emergere gravi indizi a carico di un operaio 40enne, all’epoca ospite della struttura ricettiva, indiziato di aver colpito ripetutamente e con violenza la vittima in testa utilizzando un corpo contundente, verosimilmente al culmine di una lite. La decisiva svolta nelle indagini si è avuta nel momento in cui gli investigatori sono riusciti a sbloccare il telefono della vittima (purtroppo non collaborativa a causa del grave stato di salute in cui versa dal giorno in cui ha subito i traumi), dal quale si trovavano due fotografie scattate poco prima dell’aggressione e che immortalano l’indagato mentre si aggira nell’agricampeggio brandendo in mano un bastone. 

L’arrestato, dopo Le formalità di rito, è stato associato alla casa Circondariale di Siena a disposizione della Autorità Giudiziaria scaligera.