Cronaca di Redazione , 30/04/2025 15:40

Sindacalisti identificati da carabinieri a Dolcè, Cgil-Cisl: "Fatto gravissimo senza precedenti"

Acciaierie venete a Dolcè
Acciaierie venete a Dolcè

"Nel corso della giornata di ieri, martedì 29 aprile, alla vigilia del quarto sciopero provinciale dei metalmeccanici veronesi, è accaduto un fatto gravissimo: su segnalazione della proprietà delle Acciaierie Venete, i Carabinieri hanno avuto accesso allo stabilimento veronese del gruppo, situato a Dolcè, per recarsi da due delegati sindacali, legittimi rappresentanti dei lavorati (Rsu), impegnati nello svolgimento delle proprie mansioni lavorative, i quali sono stati identificati e interpellati sulle modalità di svolgimento dello sciopero e del relativo presidio in programma per il giorno seguente, al fine evidente di valutarne preventivamente la legalità", Lo denunciano la Cgil e la Cisl di Verona.

“Prendere le generalità dei rappresentanti dei lavoratori il giorno prima di uno sciopero importante e molto sentito, è un’azione a dir poco irrituale, del tutto inopportuna e fuori luogo, mai accaduta prima d’ora nel nostro territorio” è la considerazione di Francesca Tornieri segretaria generale Cgil Verona e di Giampaolo Veghini, segretario generale Cisl Verona. “Le organizzazioni sindacali hanno una chiara e ben nota catena di coordinamento tra i livelli confederali, le segreterie provinciali delle categorie sindacali e le Rsu aziendali elette dai lavoratori” spiegano. “In occasione di scioperi e manifestazioni questa catena rimane in costante contatto con la Questura che è l’organo deputato a garantire l’esercizio del diritto di espressione e la tutela dell’ordine pubblico. Saltare a piè pari tutti questi livelli non può che generare tra i lavoratori oggetto di simili iniziative un disagio che non ha nulla a che vedere con la responsabilizzazione ma viene inevitabilmente percepito come un inopportuno tentativo di condizionamento preventivo” rimarcano Tornieri e Veghini.

Il segretario generale Fiom Cgil Verona Martino Braccioforte e il segretario generale Fim Cisl Verona Adriano Poli sottolineano che “da mesi ci mobilitiamo su vertenze perfettamente legittime che spaziano dal rinnovo del contratto nazionale di lavoro al tema della gestione degli appalti e della sicurezza all’interno di fabbriche e stabilimenti, anche alle Acciaierie Venete. Abbiamo agito sempre nel pieno rispetto delle regole, fornendo alle forze dell’ordine tutte le informazioni necessarie a valutare l’impatto delle lotte sindacali sulle problematiche di ordine pubblico. Comprendiamo benissimo che la buona riuscita di scioperi e presidi possa creare nervosismo tra le aziende che si vogliono sottrarre al dialogo e al confronto. Tuttavia l’applicazione di simili metodi di condizionamento preventivo rappresenta un fatto nuovo e inquietante che ci lascia basiti, tanto più se può trovare sponda tra le forze dell’ordine”.