Mario Cipollini assolto dall'accusa di calunnia contro l'ex patron Fanini

Mario Cipollini è stato assolto dal tribunale di Verona dall’accusa di avere calunniato il suo ex patron Ivano Fanini perché il fatto non costituisce reato. La sentenza è stata emessa oggi al giudice Peter Michaeler che si è riservato di pubblicare le motivazioni entro 15 giorni. Il pubblico ministero Eugenia Bertini aveva chiesto la condanna a due anni per il campione di ciclismo, iridato su strada nel 2002.
Il “Re Leone” era finito a processo in una lite giudiziaria che si trascina da oltre un decennio con il dirigente sportivo che lo aveva scoperto e lanciato nel ciclismo. Cipollini nel 2017 aveva denunciato Fanini per tentata estorsione e dopo l’archiviazione della Procura arrivò la denuncia per calunnia del patron nei confronti dell’ex corridore.
Al centro della querelle un credito insoluto che Fadini avrebbe vantato nei confronti di Cipollini in seguito ad un contratto non onorato. Da lì il rinvio a giudizio ed il processo, arrivato oggi all’ultimo atto. L’accusa di calunnia era legata alle presunte omissioni commesse da Cipollini nell’atto di denuncia contro Fanini. Il giudice ha stabilito che il fatto non costituisce reato. Da valutare per la parte civile il ricorso in appello: il reato si prescrive il prossimo mese di luglio.