Quale futuro per Palazzo Bocca Trezza, venerdì l'incontro pubblico

Hanno raccolto i bisogni delle diverse realtà territoriali ed hanno immaginato un nuovo futuro per Palazzo Bocca Trezza.
I 36 enti del Terzo Settore che nei mesi scorsi, rispondendo alla chiamata dell’Amministrazione, hanno partecipato ai tavoli di lavoro per la co-programmazione sulle ipotesi di gestione del Palazzo di Veronetta, ora sono pronti a restituire l’esito del lavoro fatto.
Domani pomeriggio, venerdì 4 aprile, dalle 14.30 alle 16, in sala Arazzi si terrà un incontro pubblico in cui verrà illustrato il percorso fatto fino ad ora, propedeutico per la successiva fase di co-progettazione.
Un iter che, alla luce della riforma del Terzo Settore sperimenta nuove forme di partecipazione e collaborazione tra l’Amministrazione pubblica, gli Enti del Terzo Settore e altre realtà del territorio.
A differenza di quanto avveniva in passato, non sarà infatti l’Amministrazione da sola a decidere le destinazioni di palazzo Bacco Trezza e i relativi servizi e attività,bensì avverrà di concerto con enti, associazioni, cittadini e cittadine che grazie alle loro idee e proposte contribuiranno a definire le progettualità migliori, nell’ottica di spazi condivisi per attività culturali, ricreative e di aggregazione sociale.
Nel frattempo i lavori di ristrutturazione proseguono come da cronoprogramma. Terminate le facciate, che proprio in questi giorni, tolte le impalcature, sono stare restituite alla loro bellezza, il progetto, coordinato dal Comune di Verona e finanziato grazie ai fondi del Bando Periferie del Consiglio dei Ministri del 2016, prevede che il corpo centrale del Palazzo-Lotto A che si affaccia su via San Nazaro sia terminato entro giugno 2025; idem per il Lotto B casina, mentre si va a fine autunno per il lotto giardini, per il quale è pronto il progetto esecutivo.
Già terminati e parzialmente in uso gli spazi del Lotto C ex scuderie; al piano superiore trovano momentaneamente spazio alcune attività del Centro interculturale delle donne ‘Casa di Ramia’, la cui sede in via Mazza è interessata da alcuni lavori.

