Nogarole Rocca, si fingono Carabinieri e tentano truffa ad una anziana: due giovani nei guai

L’odioso fenomeno delle truffe è sempre più allarmante e diffuso. Sono tanti i casi in cui soprattutto persone anziane diventano facile preda di soggetti senza scrupoli, capaci di far credere reali situazioni in realtà inventate, e sottrarre beni di ogni tipo. Dal finto incidente con richiesta di denaro ai falsi tecnici del gas che entrano in casa rubando gli ori, ma non solo. Finti amici di famiglia chiedono aiuti economici o apparenti funzionari statali propongono insperati rimborsi. Ed ancora, fantomatici impiegati delle poste e delle banche aspettano le prede fuori dagli istituti di credito riferendo che i soldi appena prelevati siano stati scambiati con banconote false. Un mondo immenso in cui spesso è facile cadere nei tranelli. Su tutto il territorio provinciale sono molte le iniziative dei Carabinieri, che attraverso incontri pubblici presentano le principali truffe e le tecniche per difendersi, “Aiutateci ad aiutarvi”: è questo il messaggio dei Carabinieri rivolto alla popolazione, ovvero quello di una sicurezza partecipata in cui le segnalazioni dei cittadini alle FF.OO. possano essere l’input per una pronta azione di contrasto. Ed è stato proprio grazie all’aiuto di cittadini attenti che nel primo pomeriggio di ieri (19.03.2025) i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Villafranca di Verona, a Nogarole Rocca, hanno individuato e arrestato in flagranza di reato un 22enne ed un 23enne di origini casertane, entrambi già noti alle FF.OO., per un tentativo di truffa in danno di una anziana del luogo. In poco tempo sono giunte alla Centrale Operativa di Villafranca molte telefonate di cittadini che segnalavano di essere stati contattati da sedicenti carabinieri, i quali annunciavano l’arrivo nelle loro abitazioni di un avvocato per saldare con ori o denaro la cauzione per il rilascio di familiari trattenuti in caserma in stato di fermo a seguito di incidenti stradali con gravi conseguenze a terzi. Localizzata la zona in cui erano state indirizzate le chiamate, i militari dell’Arma hanno attuato immediatamente un massiccio dispositivo finalizzato ad individuare i malfattori che si sarebbero presentati dalle vittime, bloccando i due giovani mentre erano in procinto di farsi consegnare dalla vittima una busta contenente gioielli e la somma di 500 euro in contanti. I successivi accertamenti consentivano d’individuare anche l’autovettura con cui i due avevano raggiunto il luogo, ovvero un’utilitaria noleggiata a Napoli, nonché riscontrare come sul telefono in uso ad uno degli arrestati era memorizzato nell’applicazione del navigatore satellitare l’indirizzo della vittima, precedentemente chiamata da un complice. Dopo le formalità di rito, informata la Procura della Repubblica di Verona, gli arrestati sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Villafranca e nella mattinata odierna, su disposizione della predetta A.G., sono stati condotti innanzi al Giudice del Tribunale scaligero, il quale ha convalidato l’arresto e applicato nei confronti di entrambi gli arrestati, la misura cautelare degli arresti domiciliari nella provincia di origine, rinviando l’udienza a giugno 2025. L’operazione dei carabinieri ha scongiurato il peggio ed evitato all’anziana vittima una notevole sofferenza.