VIDEO | Spaccio di droga, il maresciallo ammette le sue colpe: era a due anni dalla pensione
Resta in carcere il maresciallo dei Carabinieri arrestato sabato scorso in flagranza a Caprino Veronese subito dopo avere ceduto due chili di cocaina ad un marocchino 40enne, a sua volta finito in manette. Questo martedì si è tenuta l’udienza di convalida e il militare (che aveva il ruolo di ispettore nell’Arma nella Compagnia di Caprino Veronese) ha risposto all’interrogatorio facendo le prime ammissioni di responsabilità al giudice che ha convalidato la misura della custodia cautelare in carcere.
Il maresciallo, 58 anni, al quale mancano meno di 2 anni per il raggiungimento della pensione, assistito dagli avvocati Marco Pezzotti e Veronica Carpignani, aveva già rifiutato di essere trasferito nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere. Ancora da valutare un’eventuale ricorso al Tribunale del Riesame.
L’inchiesta portata avanti dagli stessi colleghi del carabiniere prosegue, l’indagato è a disposizione per chiarire le circostanze che lo hanno portato a impossessarsi della cocaina sequestrata in un’operazione anti droga e destinata alla distruzione, sostituendola con il gesso. Per questo è accusato anche di peculato.
Resta in carcere anche il cittadino marocchino, residente a Sona, al quale è stata ceduta la droga.