Cronaca di Redazione , 02/03/2025 15:00

Carabiniere di Caprino Veronese sequestra 2 chili di cocaina ma la rivende ad uno spacciatore

Carabinieri a Legnaro
Carabinieri a Legnaro

Sabato sera i Carabinieri di Verona hanno arrestato un ispettore dell'Arma dei Carabinieri, 58enne italiano, in servizio alla Compagnia di Caprino Veronese, e un 40enne di origini marocchine (in flagranza di reato) già noto alle forze dell'ordine per spaccio di droga.

I due si erano incontrati in un parcheggio: il militare dell’Arma, in quel momento fuori servizio, aveva depositato un sacchetto su una Panda, che si era affiancata alla sua macchina privata.

Fermato per un controllo dai carabinieri (che avevano assistito alla scena dello scambio della droga), il 40enne marocchino è stato trovato in possesso di due buste contenenti quasi 2 chili di cocaina, che è stata recuperata e sequestrata.

Successivamente i militari dell’Arma hanno proceduto con il fermo dell’insospettabile collega ispettore, per la verifica della sua posizione e della disponibilità di sostanze stupefacenti.

Come riporta la Procura di Verona: “Al termine delle successive perquisizioni, svolte direttamente dai suoi colleghi sia in ufficio che nella sua abitazione, vi sono gravi indizi di colpevolezza che la stessa sia riferibile a partite di droga sequestrate in precedenti operazioni di servizio, prossime alla distruzione, e di cui il militare aveva personalmente la custodia in relazione ai suoi incarichi e alle sue incombenze”.

Così i Carabinieri hanno arrestato sia l'Ispettore dell'Arma che il destinatario dello stupefacente: ora entrambi si trovano nel carcere di Montorio.

“Ad entrambi viene contestato il delitto di cui all'art. 73 dpr 309 del 1990 ed al militare altresì il delitto di peculato. Nella circostanza, questa Procura della Repubblica conferma la piena fiducia all'Arma dei Carabinieri della Provincia di Verona, che ha operato con trasparenza e determinata professionalità anche in occasione della delicata attività nei confronti di un appartenente alla stessa Istituzione, sempre con il primario obiettivo di garantire il rispetto della legalità e l'interesse della collettività” si legge nella nota del Procuratore della Repubblica.