Cronaca di Redazione , 09/02/2025 13:00

No alla chiusura della Ztl e stop alla desertificazione del centro: lunedì protesta in Bra

Il volantino che annuncia la protesta
Il volantino che annuncia la protesta

Commercianti e ristoratori del centro storico manifesteranno davanti al Municipio lunedì 10 febbraio. Il ritrovo è alle 10. 

La manifestazione è stata promossa per ribadire e rilanciare le proteste contro la chiusura 24 su 24 della Ztl e per denunciare la conseguente “desertificazione” del centro cittadino che avrebbe causato ripercussioni sulle attività economiche, aumentando il degrado ed anche il senso di insicurezza ed il rischio di episodi di microcriminalità.

La richiesta, già avanzata, di rivedere la chiusura totale della Ztl ripristinando le finestre di accesso, è stata rispedita al mittente dall’assessora alle Attività economiche, Alessia Rotta, che ha spiegato che c’è la possibilità per tutti di chiedere 4 accessi al mese alla Zona a traffico limitato.

 

Ecco la lettera inviata dal Comitato Operativo Temporaneo “NO ZTL H24", che fa appello a tutti i residenti e commercianti.

 

“Il centro storico di Verona, oltre che essere un millenario nucleo territoriale caratterizzato da definizioni urbanistiche di storicità e valore culturale, è soprattutto un contesto di mutue e profonde relazioni umane di cittadini, residenti e commercianti che, condividendo gli spazi, le attività e i valori della città, ne condividono LA VITA. 

Oggi, questo stesso centro storico, composto da circa 28.000 residenti e oltre 1.200 esercizi commerciali, si sta estinguendo. 

Nel 2017 era stato redatto un pianificato e organizzato PUMS - PIANO URBANO DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE – che prevedeva di “modificare l’attuale riparto modale a favore di spostamenti sostenibili, della mobilità dolce e del trasporto pubblico e puntando a raggiungere i target delle principali città europee; ridurre le emissioni climalteranti […] anche favorendo l’uso di mezzi elettrici e la micromobilità […]; ridurre l’incidentalità e rendere la città più sicura […]; favorire la mobilità dolce […]; promuovere il turismo ecosostenibile per una nuova accessibilità che fa ricorso a politiche e leve tariffarie; favorire le modalità di condivisione dei vari mezzi utilizzati per lo spostamento […]; massimizzare l’utilizzo delle tecnologie di smart mobility con un diffuso uso di sistemi ITS per orientare i comportamenti e dirottare gli spostamenti […] verso modalità sostenibili; sostenere il sistema produttivo con una nuova politica di distribuzione delle merci in aree e comparti particolarmente delicati; promuovere ed incentivare l’integrazione modale e tariffaria […]”.

La realizzazione di questo piano è stata, purtroppo, interrotta da un’improvvisa, brutale e scellerata azione di chiusura di tutta la mobilità cittadina, portando il centro storico a un’automatica e preannunciata desertificazione, a una riduzione delle potenzialità produttive, alla riduzione dei servizi ai cittadini e a un malessere delle attività commerciali che dà una chiave di lettura ben più profonda della “semplice” – siamo sarcastici - perdita di fatturato. 

Chiudendo il varco alla viabilità, ne sono stati aperti altri molto più grandi e gravi: quello della microcriminalità, quello del degrado ambientale e, contestualmente, del decadimento urbano e dello spopolamento. Diviene necessario e non più rimandabile avviare un confronto con l’amministrazione per individuare soluzioni immediate per riaprire la città seguendo la programmazione del PUMS, procedendo alla realizzazione degli interventi già previsti per migliorare la pedonalizzazione, aumentare i servizi e attivare le iniziative destinate a incentivare veronesi e turisti a fruire del centro storico, generando un numero maggiore di visitatori a beneficio di tutto il tessuto produttivo del settore terziario, ricreando fiducia nei negozianti e stimolando il benessere della comunità e dei residenti verso un progetto futuro di rigenerazione delle funzioni del centro storico, senza più il terrore di circolare a piedi nelle ore più disparate della giornata nelle nostre bellissime strade pavimentate di marmo e memoria storica che tutti ci invidiano.

Tutti – tutti! - devono vivere il centro storico e goderne. Senza accessibilità, la città non esiste”.