Spettacoli di Redazione , 18/02/2025 10:52

Mozart a Verona: conclusa la 6ª edizione, un festival sempre più internazionale

Un Soffio di Mozart
Un Soffio di Mozart

Mozart a Verona: un festival di prestigio, partecipato, plurale, che coinvolge artisti internazionali e abbraccia più realtà culturali, con un’attenzione particolare ai giovani e all’inclusione sociale. Questo il ritratto del festival che ha dato avvio all’anno culturale cittadino e che ha animato i teatri, i musei, le sale dei palazzi più belli di Verona dal 5 gennaio al 2 febbraio con 43 appuntamenti in 19 sedi e la partecipazione di 32 enti tra organizzatori e partners. E' calato il sipario sulla sesta edizione, Mozart a Verona si conferma realtà importante del panorama non solamente musicale cittadino, ma culturale nel senso più ampio.

 Nata nel 2020 da un’idea del Maestro Andrea Marcon accolta e sostenuta da Fondazione Cariverona, Accademia Filarmonica di Verona e Fondazione Arena con il supporto istituzionale del Comune di Verona, la rassegna continua a registrare ottimi risultati, confermando i numeri e un’ampia partecipazione di pubblico.

Sotto la direzione artistica di Michele Magnabosco il festival non ha solamente aumentato il numero degli appuntamenti (43 quest’anno) ma ha ampliato anche l’offerta aprendo le porte a sempre nuove realtà culturali e artistiche veronesi ed extra-veronesi, con una proposta sempre più completa e variegata, che spazia dalla musica agli incontri culturali, dalla danza al cinema agli spettacoli per giovani e giovanissimi, raggiungendo un pubblico sempre più ampio e diversificato. Concluse le valutazioni della sesta edizione, Mozart a Verona registra una presenza stabile di circa 10.000 spettatori, con una media di partecipazione agli eventi che sfiora l’80%. 

Tra le proposte più apprezzate dal pubblico, spiccano gli eventi culturali, che hanno registrato il tutto esaurito: Museo in musica a Palazzo Maffei, Mozart e la pioggia, viaggio sentimentale fidati dalle parole del filosofo Christian Bobin a Palazzo Erbisti, In viaggio con Mozart, letture per famiglie alla Biblioteca Civica, il Processo a Salieri al Polo Zanotto, una lezione concerto che ha visto impegnato il coro e l’orchestra dell’Ateneo Scaligero; e poi lo spettacolo per bambini Baby Mozart k1, k2, k3… stella! di Fondazione Arena e Fucina Culturale Machiavelli e Là ci dare la mano incontro tra musica e pittura del Settecento nella chiesa di San Domenico al Corso, con un overbooking di pubblico presente. Tra i concerti, spiccano il debutto di Rosso Verona Baroque Ensemble del 5 gennaio in Sala Maffeiana Un soffio di Mozart per l’Accademia Filarmonica, il concerto a San Tommaso Cantuariense promosso da Fondazione Cariverona il 7 gennaio con Magdalena Malec, Falstaff di Fondazione Arena al Teatro Filarmonico e i due appuntamenti dei Virtuosi Italiani al Teatro Ristori. Si aggiungono Mozart rivisto dai contemporanei, con Simc Trio al Circolo Unificato dell’Esercito, Bettedavis Duo con Sonetts e infine Padri, papà, maestri del Liceo Musicale “Carlo Montanari” in Sala Maffeiana e Mozart in salotto di Ensemble Musagète.

"Non posso nascondere la soddisfazione personale nel rilevare la costante crescita e l’affetto manifestato del pubblico per Mozart a Verona, conferma della correttezza della formula partecipativa e multidisciplinare coraggiosamente adottata a partire dal 2023 - dichiara Michele Magnabosco, direttore artistico del festival Mozart a Verona -. In questa sua sesta edizione la rassegna non solo si conferma appuntamento ormai stabile del calendario culturale veronese ma inizia a godere, grazie anche alla proposta di artisti di primo piano internazionale, di visibilità e riconoscimento oltre l’ambito locale, come confermato da servizi e articoli pubblicati su periodici ed emittenti nazionali. Questo risultato è frutto del grande impegno delle quattro istituzioni organizzatrici, alle quali rinnovo la gratitudine per la fiducia ancora una volta accordatami, e del fondamentale contributo di tutti gli enti partner, tra i quali quest’anno alle molte prestigiose realtà locali si sono affiancate importanti realtà extra-cittadine. Ora però è tempo di iniziare a lavorare alla prossima edizione Mozart a Verona, per la quale germogliano già idee e proposte molto intriganti".

“Ogni edizione del festival Mozart a Verona aggiunge nuovi tasselli, consolidando e ampliando il progetto sotto molteplici aspetti: artistico, organizzativo e comunicativo - afferma Filippo Manfredi, direttore generale Fondazione Cariverona -. Quest'anno abbiamo visto una crescita significativa nella qualità dell’offerta, con eventi sempre più diversificati e un coinvolgimento crescente delle giovani generazioni. Verona si conferma sempre più una città di riferimento per la musica e la cultura, capace di attrarre artisti e spettatori da tutta Italia e dall’estero. Il Festival contribuisce a rafforzare questo posizionamento, valorizzando il patrimonio storico e artistico della città e facendone un palcoscenico privilegiato per la grande musica. Guardando al futuro, il nostro prossimo passo sarà acquisire strumenti per valutare in modo sistematico l’impatto del festival, affinché possa continuare a evolversi e rispondere sempre meglio alle esigenze del pubblico e della città di Verona.”

"Si è rinnovato anche quest’anno il legame diretto che l’Accademia Filarmonica ha con Mozart. Nel 1770 infatti il Salisburghese scelse proprio il nostro plurisecolare sodalizio per presentarsi alla città di Verona - dichiara Luigi Tuppini, presidente dell'Accademia Filarmonica di Verona -. Vedere Mozart a Verona crescere costantemente, anche grazie all’importante contributo sia artistico che economico dell’Accademia, conforta la giustezza della nostra scelta di accogliere l’invito del Maestro Andrea Marcon di creare nel 2020 insieme alle altre tre istituzioni organizzatrici questa rassegna, che di anno in anno non solo si arricchisce di appuntamenti ma alza sempre più l’asticella della qualità, avviandosi rapidamente a un riconoscimento a livello nazionale".

"Un'edizione ricca e innovativa, che ha saputo mettere in connessione diverse realtà e differenti arti - afferma il sovrintendente di Fondazione Arena Cecilia Gasdia -. Siamo davvero orgogliosi di aver contribuito al Festival con una proposta eterogenea, per grandi e piccoli, puntando i riflettori sull'opera, la musica e anche il cinema, con la prima proiezione cinematografica nella storia del Teatro Filarmonico. Una pluralità di proposte culturali che ha acceso l'entusiasmo del pubblico e che attesta la crescita del Festival dentro e fuori i confini veronesi. Questa rassegna ha la grande capacità di intercettare differenti gusti e interessi, è un punto di forza che valorizzeremo ancora di più nei prossimi anni".

"Il festival Mozart a Verona rappresenta il laboratorio di collaborazione per eccellenza: non solo un festival, ma una rete dinamica e interconnessa che unisce le migliori realtà musicali, culturali e artistiche della città - dichiara l'assessora alla Cultura Marta Ugolini di concerto con il presidente della commissione consiliare 4° Pietro Giovanni Trincanato -. Qui, il genio di Salisburgo e l'approccio lungimirante dei quattro promotori hanno dato vita a un sistema collaborativo che prefigura future sinergie, dove ogni iniziativa può diventare un ponte per nuove collaborazioni. In questo contesto, residenti e visitatori, anche in un gennaio fuori stagione lirica, sono chiamati a scoprire e contribuire a un'esperienza culturale in costante evoluzione".