Cronaca di Redazione , 17/02/2025 15:44

Colognola, stato di agitazione dei lavoratori alla Borromini

Protesta Fiom
Protesta Fiom

Stato di agitazione dei lavoratori della Borromini di Colognola ai Colli (Verona). La Fiom Cgil, insieme alla Rasu, ha proclamato una giornata di sciopero di 8 ore per domani, martedi 18 febbraio, con presidio davanti allo stabilimento. La protesta è stata decisa in seguito alla comunicazione, durante un incontro in Confindustria fra le parti i referenti dei due fogdi portoghesi proprietari della Borromini dal 2023, che a causa delle perdite subite l'azienda è '"tecnicamente fallita" e l'intenzione è quella di chiudere il sito di Colognola entro la metà di quest'anno. Nella vertenza sono coinvolti 45 lavoratori. La Borromini è un'azienda acquisita dal gruppo Vetrerie Riunite nel 1981, leader nel settore della costruzione di stampi per il vetro e per la plastica ed è fornitrice esclusiva delle Vetrerie Riunite di Verona, delle quali è parte integrante, mentre nel settore della plastica e automotive ha numerosi clienti. La Borromini e le Vetrerie Riunite nel 2023 sono state acquisite da due fondi portoghesi Tangor e Teck: Teak Capital è una società di investimento presente nei settori industriale, finanziario, educativo e sanitario, di proprietà della famiglia Moreira da Silva. Tangor Capital è una società di servizi della famiglia Silva Domingues. 

"Nonostante il bilancio del 2024 sia stato dichiarato in perdita di circa 3 milioni di euro - ha evidenziato una nota della Fiom Cgil veronese -, a fronte di un fatturato di 5 milioni, la Borromini ha anche un portafoglio di 2 milioni di euro di crediti esigibili che sono stati in parte riscossi nelle ultime settimane".