Cestim: Gli immigrati residenti nella provincia di Verona sono 112.389, 12,1% della popolazione

Ad inizio 2024 gli immigrati residenti nei 98 comuni della provincia di Verona erano 112.389, il 12,1% della popolazione, registrando una lieve crescita (+ 1,1%) rispetto a inizio 2023. La popolazione immigrata risulta strutturalmente più giovane rispetto alla popolazione con cittadinanza italiana. Quasi la metà degli stranieri (45,8 % del totale) ha un’età compresa tra 0 e 34 anni contro il 31,2 % degli italiani. Sostanzialmente stabile il numero dei richiedenti protezione internazionale ospitati nei Centri di Accoglienza Straordinaria (1.701 al 30 settembre 2024).
Sono questi alcuni dei dati più significativi illustrati da Gloria Albertini alla tradizionale presentazione del Dossier Statistico immigrazione IDOS. L’evento, organizzato dal Cestim, ha fornito un quadro aggiornato e puntuale sull’immigrazione a livello nazionale e locale. All’evento hanno presenziato un centinaio di addetti ai lavori, rappresentanti dei sindacati, della scuola, dell’Università, dell’associazionismo e delle comunità religiose.
Nel corso della giornata ampio spazio è stato dedicato al tema delle modalità di acquisizione della cittadinanza italiana. L’avvocato Enrico Varali ha messo in rilievo come la normativa italiana sia molto sbilanciata verso il diritto di sangue in quanto l’impianto originario della norma, che è del 1912, aveva l’obiettivo prioritario di permettere ai cittadini italiani che si spostavano all’estero di mantenere la cittadinanza per sé e per i propri figli. In questi anni sono state avanzate diverse proposte di legge di riforma della legge sulla cittadinanza, una delle più restrittive in Europa, e in estate è stato presentato anche un referendum abrogativo che intende portare, per i cittadini extra UE, da 10 a 5 il numero di anni di residenza necessari per diventare italiani. “Prima di mettere mano alla legge sulla cittadinanza dobbiamo chiederci che società vogliamo, se accogliente che dia a tutti la possibilità a tutti di contribuire al benessere collettivo oppure chiusa che escluda i canali di accesso” ha sostenuto Varali.
A Verona e provincia, secondo le stime del Cestim, se la modifica referendaria dovesse essere accolta, i potenziali destinatari sarebbero almeno 45.894, cui vanno sommati i relativi figli minorenni conviventi che diventerebbero cittadini italiani in automatico, al momento del giuramento da parte dei genitori. Naturalmente si tratta di destinatari potenziali, perché non è possibile prevedere né la loro volontà di diventare cittadini italiani, né la presenza di tutti i requisiti nei singoli casi.
“Dietro questi dati ci sono persone con sogni, speranze e aspirazioni, pronte a dare il proprio contributo alla città. Vogliamo sfatare i luoghi comuni che vedono l’immigrazione come minaccia e mostrare come, al contrario, Verona possa trarre beneficio da persone motivate a costruirsi un futuro qui” ha concluso il Presidente del Cestim Antonio Benetti.