A Verona più alta adesione in Veneto allo sciopero nazionale dei medici e infermieri

Bassa l'adesione, tranne a Verona, allo sciopero di medici ed infermieri nelle strutture sanitarie del Veneto, per protestare contro la legge di Bilancio 2025. Il dato più alto è stato registrato all'Azienda Ospedaliera di Verona con il 12,% pari a 68 dirigenti medici, e il 3,% tra gli infermieri, pari 70 addetti. Per il resto la percentuale media è stata sotto il 5%. All'Ulss 2 di Treviso ha raggiunto il 4,7% per quanto concernono i dirigenti medici (37 su 1072 previsti in turno), l'17% per i dirigenti sanitari (3 su 218) e l'1,09% del personale infermieristico (27) su 3.553. E' dell'1% invece l'adesione fra le tre figure sanitarie all'Azienda Ospedaliera di Padova: 1,2% per i dirigenti sanitari (12 su 970) e 0,2% tra infermieri e oss (12 su 5.093).
All'Ulss 9 di Verona l'adesione allo sciopero è dell'1,12% pari a 57 tra medici e infermieri su un totale di 5.100. All'Ulss 6 Euganea: in totale 11 medici e 31 operatori del comparto. su un totale di 7.073 dipendenti totali sono 7.073. Gli interventi saltati si concentrano su Schiavonia dove il personale comparto della Rianimazione ha aderito al completo (esclusi naturalmente i precettati), garantite le urgenze.
Secondo il Nursing Up Veneto, che rappresenta le professioni infermieristiche, "nel Veneto mancano più di 5.500 tra infermieri e oss, occorre quindi che la politica lavori per incentivare e gratificare il personale già presente, per aumentare l'appeal della professione nelle giovani generazioni, anziché disperdere energie nell'istituzione della nuova figura dell'assistente infermiere, che non rappresenterà una soluzione alle carenze di personale, ma solo un preoccupante colpo basso alla qualità dell'assistenza sanitaria".