Delitti Ludwig: riaperto il caso sul cinema Eros, si cerca il terzo uomo

Puntano ad individuare un presunto "terzo uomo" le nuove indagini della Procura di Milano sulla strage del cinema Eros avvenuta il 14 maggio 1983. Strage nella quale morirono sei persone e altre rimasero gravemente ustionate e che venne rivendicata un paio di settimane dopo con una lettera, recapitata nella sede milanese dell'ANSA, siglata dal gruppo neonazista Ludwig. Per il rogo appiccato con lo sversamento di 25 litri di benzina, nel 1991 vennero condannati a 27 anni i veronesi Wolfgang Abel, morto a fine ottobre, e Marco Furlan, scarcerato nel 2008 con l'affidamento in prova ai servizi sociali.
L'anno scorso, nel quarantesimo anniversario della tragedia, i pm Francesca Crupi e Leonardo Lesti, con il Procuratore Marcello Viola, hanno riaperto il caso con un fascicolo a carico di ignoti. E questo in seguito all'esposto dell'autrice dell'inchiesta pubblicata in un poadcast del Corriere della Sera che ha offerto ulteriori spunti per chiarire quello che oramai viene ritenuto un attentato di matrice di estrema destra. In particolare i pubblici ministeri, assieme ai carabinieri del Ros, stanno cercando di capire chi sia quell'individuo "basso e tarchiato" descritto dal proprietario del cinema a luci rosse e che avrebbe visto assieme ai due presunti killer, riconosciuti in fotografia: a suo dire, i tre, poco prima dell'incendio, avevano acquistato i biglietti di ingresso.
In più, va verificato se attorno ad Abel e Furlan, condannati per 10 dei 15 omicidi rivendicati da Ludwig, ci sia stata una rete di protezione di estremisti neonazisti o di sette esoteriche. Per far questo i pubblici ministeri Crupi e Lesti, che sono gli stessi che stanno indagando sull'omicidio di Fausto e Iaio, starebbero, tra i vari atti istruttori, riesaminando a ritroso tutte le carte acquisite sui delitti riconducibili al gruppo dei due giovani della Verona bene che, tra volantini e comunicati con aquile e svastiche, si ripromettevano di punire coloro che ritenevano 'viziosi' in virtù di un'ideologia basata sull'affermazione di una "razza" superiore.
Delitti che hanno lasciato una impressionante scia di sangue nel Triveneto fino ad arrivare a Monaco di Baviera con l'incendio del 7 gennaio 1984 della Liverpool Sex Discotek e l'assassinio di una cameriera di origini italiane. Nel marzo successivo, Abel e Furlan vennero fermati per il tentativo di dare fuoco alla discoteca Melamara di Mantova, con una tecnica identica a quella usata per il locale in Germania e il cinema Eros. Vicenda, quest'ultima, su cui ora si intende far luce in modo definitivo senza nulla tralasciare, e scandagliando anche i documenti del nuovo procedimento sulla strage di piazza della Loggia a Brescia cha fanno ipotizzare che Ludwig si sia ispirato agli ideali del disciolto Ordine Nuovo.