Sabato scorso la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino tunisino di 54 anni che si trovava nella stazione di Verona Porta Nuova, dopo essere rientrato illegalmente in Italia. L’uomo è stato fermato dagli agenti del Settore Operativo della Polizia Ferroviaria, affiancati dai militari impegnati nel piano “Stazioni Sicure”, mentre conduceva una bicicletta all’interno del ‘Bicipark Verona’ in Piazzale XXV Aprile.

L'uomo, privo di ogni documento di identità al seguito, ha dichiarato le proprie generalità ai poliziotti; tramite accertamenti in banca dati Interforze, è emerso che l’uomo – pregiudicato - era stato espulso dal Prefetto di Verona per motivi imperativi di Pubblica Sicurezza e rimpatriato con accompagnamento alla frontiera ad aprile dello scorso anno. Di conseguenza, il 54enne non avrebbe potuto fare rientro in Italia prima di 5 anni, senza un’autorizzazione speciale del Ministero dell’Interno.

A seguito degli accertamenti di rito, il tunisino è stato arrestato dai poliziotti e trattenuto nelle camere di sicurezza del Settore Operativo della Polfer, su disposizione del Pubblico Ministero di turno. Il Giudice ha convalidato l’arresto e ha rilasciato il nulla osta all’espulsione.

La procedura di urgenza avviata dall’Ufficio Immigrazione scaligero, con la collaborazione della Direzione Centrale dell’Immigrazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ha consentito in breve tempo di ottenere l’assegnazione di un posto al Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Palazzo San Gervasio (PZ), notificando nei suoi confronti un nuovo provvedimento di allontanamento, disposto dall’Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza.

A finire in manette lunedì pomeriggio è stato anche un altro cittadino straniero – un uomo albanese di 48 anni - fermato dai poliziotti in servizio alla Stazione di Peschiera del Garda. L’uomo era stato arrestato a luglio scorso dai Carabinieri di Verona per essere rientrato prima del termine minimo previsto, ma nei suoi confronti non era ancora stata adottata la misura del trattenimento temporaneo finalizzato al suo rimpatrio.        

Allo stesso modo, anche il 48enne è stato accompagnato dagli agenti della Polfer al C.P.R. di Palazzo San Gervasio. Dopo essere stati formalmente identificati, entrambi i cittadini stranieri sono stati riconsegnati alle autorità straniere del loro paese di origine.