Cronaca di Redazione , 17/10/2024 8:16

Gardacqua, il Comune mette fine al contenzioso e libera l'impianto

Gardacqua
Gardacqua

Sulla vicenda che ha coinvolto l’impianto natatorio Gardacqua può finalmente essere messa la parola fine. Dopo anni complicati, infatti, il Comune di Garda è riuscito a chiudere una transazione con il Mediocredito Trentino, la banca che aveva finanziato il privato per la costruzione e la successiva gestione dell’impianto.

Il raggiungimento di questo traguardo chiude il contenzioso in essere e “libera” definitivamente il centro natatorio gravato da un’ipoteca sul diritto di superficie. Il Comune ha transato con il Mediocredito per una cifra conveniente per tutte le parti in causa. E decisamente inferiore a quella inizialmente richiesta.

“Posso dire di essere estremamente soddisfatto del risultato raggiunto”, dice il Sindaco di Garda Davide Bendinelli. “Siamo riusciti a liberare Gardacqua e questo significa che ora possiamo pensare finalmente solo al futuro”.

In sostanza, quello che è successo.

Il Mediocredito Trentino, quando decise di finanziare il privato per la realizzazione e gestione del Centro natatorio, gestione che sarebbe dovuta durare 28 anni, si decise di iscrivere un’ipoteca sul diritto di superficie. Iscrivere l’ipoteca sul terreno, infatti, non era possibile in quanto di proprietà del Comune. L’ipoteca sul diritto di superficie si stabilì avrebbe avuto una durata pari alla durata della convenzione, ovverosia 28 anni.

Dopo qualche anno, però, il privato fallì e il Mediocredito chiese conto al Comune. La richiesta era di quantificare, e liquidare, il valore dell’ipoteca sul diritto di superficie. La cifra reclamata si aggirava sul milione e seicentomila euro.

In primo grado il Tribunale di Verona ha respinto la richiesta risarcitoria del Mediocredito. In appello, invece, la richiesta è stata accolta. E quantificata, tra il valore dell’ipoteca, le spese legali, gli interessi, e la decisione di mettere all’asta il diritto di superficie per i nove anni di gestione rimanenti, in 720 mila euro.

A questo punto è intervenuta la proposta di transazione del Comune. Proposta che è stata approvata per un importo decisamente inferiore: 320 mila euro.

Considerando poi che il Comune, così facendo, rientrerebbe nella disponibilità delle somme depositate sul conto della procedura esecutiva, circa 120 mila euro, la cifra da sborsare sarebbe di 200 mila euro. A fronte, appunto, dei 170 mila inizialmente richiesti.

“Abbiamo messo la parola fine ad un contenzioso che durava da troppi anni e lo abbiamo fatto in un modo conveniente per tutti”, dice il Sindaco Bendinelli. “Ora il Comune procederà con degli interventi strutturali sull’impianto e poi penseremo ad affidarne la gestione tramite un bando europeo o altre procedure similari”.

Il contenzioso tra Comune e Mediocredito non era l’unico a gravare sul Gardacqua.

Nell’aprile del 2023 il Tribunale di Verona aveva respinto la richiesta del Fallimento di un risarcimento del danno di 11 milioni e 600 mila. Risarcimento motivato da un “ingiusto arricchimento” del Comune di Garda. Il Tribunale respinse la richiesta: nessun risarcimento dovuto in quanto il fallimento era imputabile al gestore.

Il Comune venne dichiarato esente da qualsiasi responsabilità.