E’ un dipendente de La Linea Spa, l’azienda di trasporti coinvolta nella tragedia del bus precipitato dal cavalcavia di Mestre il 3 ottobre scorso, nel quale morirono 22 persone, l’autista del bus di ATV che ieri mattina guidava il mezzo uscito da strada a Parona, nello schianto che è costato la vita ad una badante romena 49enne. 

 “La legge regionale prevede che il 20% del servizio venga dato in affido ad aziende esterne, del territorio. La nostra Azienda produce 23 milioni di chilometri all'anno, di cui 4 in affidamento” ha precisato il presidente di ATV, Massimo Bettarello. 

“Confermo - ha aggiunto - che l’autista non è un dipendente diretto, è di un’azienda che aveva in affido alcune linee però lavora per noi da molti anni, dal 2006”. “A memoria - ha spiegato Bettarello - non è mai stato coinvolto in fatti rilevanti per la sicurezza sua, dei passeggeri o dei mezzi. E’ stato sottoposto a tutti i controlli che fanno i nostri autisti e quindi le visite di idoneità, i certificati di qualificazione del conducente, i test a sorpresa sulle tossicodipendenze che ha brillantemente superato ed i corsi di formazione sulla guida sicura”. 

“Quindi l’azienda ha messo in campo tutto quello che era possibile. Per quanto riguarda il mezzo per era un bus tedesco alimentato a gas di recentissima introduzione, perciò questo ci fa presupporre che anche tutte le dotazioni fossero a posto”. 

“Così attendiamo l’esito dell’indagini per ulteriori commenti” ha concluso il presidente di ATV. 

Il conducente, 55 anni, è ricoverato all’ospedale di Borgo Trento, è ancora sedato ed ha riportato un grave trauma toracico ed altre ferite, ma non è in pericolo di vita. Per estrarlo dalle lamiere del bus i vigili del fuoco hanno lavorato 3 ore. Dai primi riscontri - in corso di verifica da parte degli investigatori - sembra che non ci siano tracce di frenata. La donna deceduta è rimasta schiacciata tra la cabina dell’autista ed il seggiolino sul quale si trovava ed ha riportato traumi gravissimi agli arti che si sono rivelati fatali.