Cronaca di Redazione , 18/07/2024 15:40

Omicidio a Lazise, Campagnari davanti al gip: "Abbiamo litigato, poi non ricordo niente" VIDEO

“Abbiamo iniziato a litigare, ma da un certo punto in avanti non ricordo più nulla. Ho un vuoto completo”. Così Marco Campagnari, sospettato di aver ucciso il padre Franco, venerdì scorso a Lazise, ha risposto giovedì mattina al giudice per le indagini preliminari, Càrola Musio, durante l’udienza inizialmente prevista per martedì scorso e poi annullata a causa del crollo nervoso subito dal presunto killer.

L’interrogatorio è avvenuto all’interno del reparto di psichiatria dell’ospedale di Borgo Trento, dove Campagnari si trova ricoverato dopo aver subito un crollo emotivo per il quale il medico del carcere di Montorio ha richiesti apposita assistenza. Il 46enne ha ricostruito parzialmente ciò che è accaduto.

“Mi trovavo nella mia abitazione, nel seminterrato dove vivo - ha detto al Gip il presunto assassino. A un certo punto mio padre è arrivato con delle persone che volevano vedere la casa per comprarla. Una volta che sono andate via, io e mio papà abbiamo iniziato a litigare violentemente dentro la villetta. Da lì in avanti ho un buco totale - ha proseguito il 46enne - ricordo solo che mi sono trovato improvvisamente in garage”.

L’uomo ha preso atto di ciò che gli viene contestato, ma non ha saputo ricostruire i momenti cruciali del delitto. Già martedì, il giudice per le indagini preliminari aveva confermato l’arresto, ma al momento Campagnari non verrà riportato in carcere, bensì resterà ancora ricoverato in psichiatria. Il suo legale, Massimo Galli Righi, sta valutando di richiedere una specifica perizia psichiatrica.