Calciatori condannati per stupro, via libera alla giustizia riparativa

Quattro dei cinque calciatori condannati in primo grado a 6 anni di carcere per lo stupro di una ragazza, avvenuto a Verona nel 2020 quando giocavano per la Virtus in serie C, hanno ottenuto di accedere alla giustizia riparativa.
Sono Edoardo Merci, 24 anni, veronese, Gianni Manfrin, 30enne di Este (tutt’ora in forza alla Virtus: 29 presenze ed un gol in questa stagione); Stefano Casarotto, veneziano di Dolo, 27 anni, e Daniel Onescu, 30enne romeno. La violenza avvenne nel gennaio 2020 al rientro da una trasferta a Cesena: il gruppo abusò di una ragazza 20enne ed uno dei 5 fece anche dei video.
La Corte d’Appello di Venezia, come riporta in “Corriere di Verona”, ha concesso ai 4 imputati di accedere allo strumento introdotto nel 2022 dalla riforma della giustizia, varata dal ministro Marta Cartabia.
La giustizia riparativa prevede “il tentativo di risanamento del legame tra vittime, colpevoli e comunità, dopo che quel legame è venuto a mancare con il compimento del reato”.
I quattro calciatori avvieranno il percorso riparativo in una cooperativa sociale di Padova, dove cercheranno di confrontarsi con la vittima della violenza per cui sono stati condannati in primo grado a 6 anni. Se la vittima rifiuterà l’incontro i quattro imputati potranno comunque avviare il medesimo percorso incontrando un’altra vittima di violenza.,
Il quinto condannato, l’argentino 24enne Santiago Visentin, ha deciso di non chiedere di accedere la giustizia riparativa perché vuole affrontare il processo d’appello per ottenere una sentenza di assoluzione, proclamandosi innocente.
Il difensore sudamericano, che ora gioca nell’Audace Cerignola, è già stato dichiarato innocente dal Tribunale di Belluno in un altro processo per una vicenda di stupro molto simile: il pm aveva chiesto una condanna a 8 anni per una violenza compiuta con due compagni di squadra nei confronti di un’amica durante una festa. Ma è stato assolto dal giudice, la Procura bellunese ha presentato ricorso in Appello.