Cronaca di Redazione , 20/05/2024 6:30

Montorio al centro dell’attenzione dei media italiani con Chico Forti, Turetta e Benno

Montorio
Carcere di Montorio

Montorio è una delle carceri più famose d'Italia, entrata nei titoli di cronaca soprattutto da quando vi è stato destinato Filippo Turetta, il 22enne padovano reo confesso dell'omicidio di Giulia Cecchettin. Ma non solo: sempre in una cella di Montorio si trova Benno Neumair, il bolzanino condannato dalla Corte d'Appello all'ergastolo per il duplice omicidio e l'occultamento dei cadaveri dei genitori Laura Perselli e Peter Neumair.

Sabato per Montorio è stata anche la giornata delle tv e della scena nazionale, con la visita di Papa Francesco, che si è fermato alcune ore a dialogare e a pranzare con i detenuti.

Come tutte le carceri d'Italia soffre il problema del sovraffollamento: il sito del ministero della Giustizia spiega che ha una capienza di 335 posti, ma ospita attualmente 592 detenuti. E come altri istituti penitenziari soffre della piaga peggiore, i suicidi, 5 i casi dal novembre scorso.

È comunque riconosciuto come un istituto ben strutturato, in cui vengono svolte molte attività 'trattamentali' rieducative, finalizzate al reinserimento sociale. E' dotato di quattro sale colloqui, 11 aule per attività un laboratorio di falegnameria, due biblioteche, una ludoteca, una palestra, un campo sportivo, un'officina.

È stato aperto nell'aprile 1995, sostituendo la vecchia struttura del Campone, una ex caserma di fanteria dell'epoca austriaca. Ancor prima che avvenisse il trasferimento dal Campone, le celle di circa 13 metri quadri di spazio, compresi i servizi igienici, previste per ospitare una sola persona, erano state portate a 2 posti letto, in seguito 3, e oggi di 4.

La sicurezza è garantita da 318 agenti di polizia penitenziaria effettivi, contro i 380 previsti.