Cronaca di Redazione , 25/10/2023 10:00

Arrestati padre e figlio con attività a Valeggio: legati a clan mafioso catanese VIDEO

Sono tre i destinatari dell’ordinanza, eseguita dalla Guardia di finanza in Sicilia, Campania, Lazio, Lombardia e Veneto con la quale Gip di Catania ha disposto l’applicazione di misure coercitive personali e reali nell’ambito di una indagine sulle cause che hanno portato al gravissimo dissesto economico della Sl Group, impresa con sede a Catania attiva nella commercializzazione di carburante dichiarata fallita nel 2022.

Nell’operazione sono stati arrestati gli imprenditori Antonio e Francesco Severino, padre e figlio, finiti in carcere, e Alfredo Leotta, posto ai domiciliari, che sarebbe stato l’anello di congiunzione tra i Siverino e la rete dei prestanome attraverso cui i Siverino avrebbero drenato liquidità per non meno di 27,7 milioni di euro in tre anni. I tre destinatari delle ordinanze sono ritenuti responsabili, a vario titolo e in concorso con altre 28 persone dei reati di bancarotta fraudolenta e documentale, omesso versamento dell’imposta sul valore aggiunto, trasferimento fraudolento di valori, autoriciclaggio e reimpiego di denaro illecito. Il Gip ha anche disposto il sequestro di beni e altre utilità nella disponibilità degli indagati e comunque agli stessi riconducibili fino a concorrenza del valore complessivo di 86 milioni di euro.

Ha anche disposto il sequestro delle quote sociali di 25 attività commerciali tra Catania, Enna, Mantova, Napoli, Milano, Roma e Verona (a Valeggio) che operano nel settore della logistica e dei trasporti, delle ricerche di mercato, della commercializzazione di prodotti petroliferi e metalliferi nonché della compravendita di autoveicoli. Secondo quanto accertato, lo stato di decozione della Sl Group sarebbe stato determinato dalle molteplici e ripetute violazioni alle norme tributarie e da condotte di carattere distrattivo dei Siverino.