Cronaca di Redazione , 16/10/2023 19:00

Volontaria veronese in campo Onu, bloccata nella Striscia di Gaza

Conflitto in Israele

Tra le tante persone che attendono di uscire dalla Striscia di Gaza c’è anche l’italiana Giuditta Brattini, una volontaria dell’associazione Gazzella onlus. Si tratta di una realtà del volontariato italiano che si occupa di assistenza, cura e riabilitazione dei bambini palestinesi feriti da armi da guerra, essenzialmente nel territorio di Gaza e soprattutto attraverso l’attivazione di adozioni a distanza dei piccoli che hanno subito i traumi della guerra e della violenza.

La volontaria ha 65 anni, vive a Verona. “La nostra Giuditta – spiega la presidente dell’associazione Gazzella onlus Francesca Bettini – era partita un mese fa per un controllo di quelle che sono le nostre attività sul territorio, in particolare per verificare le adozioni internazionali che mettiamo in campo attraverso la Banca Etica. Giuditta Brattini sarebbe dovuta rientrare martedì scorso, invece si è trovata in mezzo a questa tragedia. E’ rimasta bloccata sotto i bombardamenti prima a Gaza City e poi con mezzi di fortuna è riuscita ad arrivare a sud di Gaza vicino al valico di Rafah”.

La volontaria, spiega ancora Francesca Bettini, “è entrata in un campo delle Nazioni Unite insieme ad altri 15mila sfollati dal nord, e una quarantina di cooperanti di varie associazioni e ogn internazionali”. Giuditta nei giorni scorsi ha inviato alla sua associazione in Italia una serie di file audio, nell’ultimo dei quali lamentava “la mancanza di corridoi per i cooperanti” e descriveva le condizioni impossibili di vita e le scene “drammatiche” a cui tutti sono sottoposti a Gaza.

“Le comunicazioni con Giuditta – ha concluso la presidente – si sono interrotte, e quindi non sappiamo se il valico è stato aperto e se è riuscita ad arrivare in Egitto”.