Cronaca di Redazione , 17/09/2023 7:30

Lite per un viaggio, 45enne uccide la madre a calci e pugni: correva i rally a Verona

Ruben Andreoli
Ruben Andreoli

L’ha massacrata di botte. Calci e pugni su tutto il corpo. In particolare alla testa. Prima in salotto e poi sul balcone. Si è fermato solo dopo che dalla strada un passante ha gridato e chiamato i soccorsi. Quando medici, infermieri e carabinieri sono arrivati al civico 16 di via XXIV maggio a Sirmione, sul lago di Garda a pochi metri dal confine col Veronese, le condizioni di Nerina Fontana, 72 anni erano disperate.

La donna è morta venti minuti dopo la mezzanotte in ospedale, mentre il figlio Ruben Andreoli, 45 anni, si chiudeva nel silenzio davanti al pm di turno che gli ha contestato il reato di omicidio volontario. L’uomo, che viveva con la madre e la moglie, non ha risposto alle domande degli inquirenti. Non ha spiegato il motivo della sua violenza. Alla base di quello che è stato un litigio domestico avvenuto nell’appartamento di famiglia ci sarebbe stata la volontà di Andreoli di affrontare un viaggio in Ucraina, paese d’origine della moglie.

La madre si sarebbe opposta e questo atteggiamento ha fatto scattare un raptus di violenza cieca del figlio, che fino a venerdì sera era incensurato.

Pilota di rally per passione, con una scuderia di Verona, prima ancora maratoneta per una società bresciana, lavorava come dipendente per un’azienda di Peschiera del Garda, come magazziniere. Sul suo profilo Facebook, dove ora sono piovuti insulti per quanto ha fatto, ci sono soprattutto immagini di auto.

La compagna è disoccupata ma pare che in famiglia non ci fossero problemi economici. Nerina era in pensione dopo una vita di lavoro come cameriera in ristoranti e alberghi di Sirmione, dove era conosciuta. “Mai sentiti litigare in 40 anni che abitano qui” ha raccontato una vicina la cui tenda da sole è stata imbrattata dal sangue della settantaduenne quando Ruben l’ha picchiata sul balcone. Gli inquirenti confermano che si trattava all’apparenza di “una famiglia normale. Un omicidio inspiegabile”.

“Non ci sono elementi che potessero far minimamente pensare a questo drammatico epilogo” ha commentato il sindaco Luisa Lavelli. “Siamo sconcertati – ha aggiunto -, ed è ancora una definizione troppo riduttiva. È un evento con un impatto fortissimo in un paese tranquillo come Sirmione. Qui una violenza simile non si era mai vista”z

Dopo ore di accertamenti da parte della Scientifica dei carabinieri l’appartamento teatro del dramma, al primo piano di una palazzina, è stato dissequestrato. Cosa è accaduto è chiaro. Perché sia successo resta un mistero. Già lunedì dovrebbe tenersi nel carcere di Canton Mombello l’interrogatorio di Andreoli che non aveva mai avuto problemi con la giustizia.