Svolta nel caso della morte di Lorenzo Casini. Come riporta il Corriere di Verona, la Procura scaligera avrebbe deciso di riaprire la vicenda del giovane che fu trovato senza vita nella sua abitazione ad Albarè di Costermano il 3 gennaio 2019.

Inizialmente fu considerato come suicidio. Lorenzo, che lavorava come cameriere in un ristorante ad Affi ed era volontario della Croce Rossa, quella notte fu trovato cadavere con il guinzaglio del cane attorno al collo. Non ci furono dubbi per medici e inquirenti: il ragazzo si era tolto la vita vicino alla scala chiocciola della casa. Ma la madre Elisabetta non ha mai creduto all’ipotesi del suicidio e da oltre 4 anni si batte per arrivare alla verità, raccogliendo firme per chiedere che il caso non venisse chiuso.

Ora sarebbe arrivata la nuova indagine: al momento il fascicolo è a carico di ignoti. Il reato ipotizzato nella nuova inchiesta sarebbe quello di omicidio, con un’azione violenta per mano di terzi.