Voli aerei e overbooking, tutto quello che c'è da sapere
Dopo il caso denunciato dalla scrittrice Chiara Gamberale, lasciata a terra assieme ad un’altra passeggera da un volo per Atene, torna in primo piano l’overbooking, un incubo per molti viaggiatori che, dopo aver prenotato anche in largo anticipo un volo e arrivati in aeroporto, si sentono dire che non possono imbarcarsi appunto per problemi di overbooking. Una situazione a dir poco spiacevole, che si può verificare soprattutto nei periodi di alta stagione – durante l’estate, il periodo natalizio o in occasione di ponti – quando il traffico aereo è più intenso. Con il rischio di mandare all’aria le vacanze o un viaggio di lavoro.
Come funziona l’overbooking
Per molte compagnie l’overbooking è una vera politica. Ma in cosa consiste? L’overbooking si verifica quando si vendono più biglietti aerei di quelli disponibili, al punto da non riuscire a rispettare la prenotazione di uno o più viaggiatori.
L’overbookingtutela da eventuali cancellazioni o modifiche alle prenotazioni. Non a caso i viaggiatori disdicono spesso, o rimandano il viaggio all’ultimo momento. Immaginiamo come ciò avvenga su larga scala. I clienti che prenotano viaggi sono migliaia, e buona parte potrebbe annullare la partenza. In tutti questi casi l’overbooking aereo copre la perdita con le prenotazioni in surplus, e consente oltremodo di guadagnare con le penali di disdetta.
Le compagnie aeree utilizzano algoritmi basati sulla stima del numero di passeggeri che non si presenteranno sul volo che vengono messi in relazione con alcune variabili come l’aeroporto di partenza e di arrivo, i possibili ritardi, gli annullamenti delle coincidenze e le condizioni climatiche.
È importante non confonderlo con la lista d’attesa. In questo caso, infatti, il passeggero che prenota un biglietto lo fa sapendo già che il suo posto non è assicurato ma che potrà viaggiare solo se qualche altro passeggero annulla o cambia il volo oppure non si presenta al check-in.
L’overbooking è consentito?
L’overbooking è legale. La compagnia tuttavia, deve rimediare all’inconveniente risarcendo in modo diretto o indiretto lo sfortunato viaggiatore. L’indennizzo consiste generalmente nella fornitura di un biglietto per il primo volo disponibile o di una sistemazione di pari livello.
Conforta sapere che l’overbooking non comporta necessariamente svantaggi. Sono frequenti i casi in cui i viaggiatori, a titolo di risarcimento, ottengono biglietti in prima classe o alloggi di categoria superiore a quella prenotata.
Come difendersi dall’overbooking
L’overbooking si previene munendosi di carta fedeltà o analoga tessera frequent flyer, diventando clienti “Gold" con specifici vantaggi (tra cui l’esclusione dall’overbooking), o facendo il check-in online subito dopo l’acquisto del biglietto.
La Carta dei diritti del passeggero, in vigore dal 2009 riassume le normative italiane e internazionali in tema di overbooking. Il documento prevede che, in caso di overbooking, la compagnia aerea debba rimborsare il prezzo del biglietto, o garantire la partenza con il primo volo disponibile a condizioni comparabili. L’impresa responsabile deve inoltre offrire l’indennizzo delle spese per pasti e bevande consumati durante l’attesa, e, se necessario, un’adeguata sistemazione alberghiera.
Il risarcimento è calcolato in base alla distanza percorsa dal volo e così fissato:
- 250 € per i voli intracomunitario internazionali inferiori o pari a 1.500 km;
- 400 € per i voli intracomunitari superiori a 1.500 km e per quelli internazionali tra i 1.500 e i 3.500 km;
- 600 € per i voli internazionali superiori a 3.500 km.
Queste tariffe variano nel caso in cui il passeggero accetti una soluzione alternativa. Il rimborso può essere ridotto del 50% in caso di trasferimento su un altro volo che comporti un ritardo massimo di 2 ore (per tratte inferiori 1500 km), 3ore (per tratte tra i 1500 km e i 3500 km), o 4 ore (per tratte superiori a 3500 km). Oppure può essere ridotto fra il 30 e il 70% del prezzo del biglietto, in base alla lunghezza della tratta, nel caso in cui si accetti di viaggiare in una categoria inferiore rispetto a quella prenotata.
In questi casi si ha anche diritto all’assistenza fino all’imbarco, che consiste nel rimborso anche di pasti e bevande, alla sistemazione in albergo se sia necessario uno o più pernottamenti, il trasferimento dall’aeroporto al luogo di sistemazione e viceversa e a due chiamate telefoniche o messaggi via fax o posta elettronica.
fonti: Travelesasy.it e Corriere della sera