A Verona primo incontro tra il sindaco le Famiglie Arcobaleno

Per la prima volta il Comune di Verona apre le porte alle coppie e ai figli dell’associazione Famiglie Arcobaleno. L’occasione è arrivata con l’incontro svoltosi martedì 4 luglio nel municipio scaligero fra il sindaco Damiano Tommasi e oltre una decina di genitori con i propri figli, rappresentanti dell’associazione.
Un’opportunità di ascolto, di dialogo e di conoscenza reciproca molto apprezzata dall’associazione Famiglie Arcobaleno, che nel corso dell’incontro ha sottolineato la percezione di un cambiamento culturale al quale sta contribuendo la nuova Amministrazione attraverso le molteplici e importanti attività sostenute verso la loro e altre realtà prima di oggi ignorate. Attualmente a Verona non risultano richieste di registrazioni e di trascrizioni all’attenzione del competente ufficio dello Stato civile.
Presenti in sala Arazzi anche l’assessore alla Pari opportunità Jacopo Buffolo e i consiglieri e le consigliere comunali di maggioranza Alessia Rotta, Annamaria Molino, Paola Poli, Jessica Cugini, Beatrice Verzè, Giacomo Piva, Chiara Stella, Veronica Atitsogbe. Oggi con le famiglie Arcobaleno è stata l’occasione per affrontare il tema d’attualità relativo alla registrazione e alla trascrizione dei figli di coppie omogenitoriali. Da qualche mese le istanze che dovessero arrivare saranno gestite dal sindaco, che valuterà le diverse situazioni.
Damiano Tommasi ha ribadito che “nell’attuale vuoto normativo è prioritario tutelare i diritti dei bambini e delle bambine che dovranno essere trascritti/registrati con la maggior tutela possibile”.
+Europa che ha lanciato la campagna a livello nazionale “Caro Sindaco trascrivi” chiede ai primi cittadini di procedere nel riconoscimento dei figli in modo da evitare discriminazioni rispetto alla pienezza dei diritti dovuta a tutti, non certo distinguendo tra figli di serie A e di serie B. In molte città già diversi sindaci hanno dichiarato che procedono con le trascrizioni: Gualtieri a Roma, Giordani a Padova, Possamai a Vicenza, Nardella a Firenze, Decaro a Bari, Vecchi a Reggio Emilia, per fare degli esempi.