Cronaca di Redazione , 07/06/2023 9:53

Poliziotti arrestati: interrogazioni al ministro Piantedosi

Matteo Piantedosi
Matteo Piantedosi

“Il ministro dell’Interno, nel rispetto dell’azione della magistratura, deve intervenire per far luce sui fatti di una gravità inaudita accaduti a Verona. Se questi fossero confermati, avremmo indagati colpevoli di avere tradito la propria funzione e il rapporto fra cittadino e forze dell’ordine”. Lo dichiara la deputata dem Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Pd, che ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno sottoscritta da molti deputati e deputate Pd. 

Nella interrogazione – spiega Serracchiani – “veniamo a spere che la mattina del 6 giugno 2023 la Polizia di Stato di Verona ha arrestato un ispettore e quattro agenti della Polizia per presunti atti di violenza avvenuti nel periodo compreso tra il luglio 2022 e il marzo 2023, nei confronti di persone sottoposte alla loro custodia. Si parla di calci, pugni ed umiliazioni contro stranieri o senzatetto, persone in stato di fermo costrette a subire la violenza degli agenti di polizia”. 

“I reati contestati a questi agenti sono tortura, lesioni, falso, omissioni di atti d’ufficio, peculato e abuso d’ufficio: il questore di Verona avrebbe deciso anche di rimuovere dai loro incarichi una ventina di altri poliziotti, che, secondo le indagini, non avrebbero preso parte materialmente alle violenze ma ne sarebbero stati a conoscenza e non avrebbero fatto nulla per impedirle o denunciarle”, conclude Serracchiani.

Analoga iniziativa al Senato. 

“I fatti su cui si indaga a Verona sono gravissimi, e i particolari agghiaccianti emersi nelle ultime ore hanno scosso l’opinione pubblica. Per questo, al di là delle responsabilità individuali che saranno accertate dalle sentenze di merito, riteniamo necessario che il ministro dell’Interno Piantedosi venga al più presto in Aula a riferire”. Così in una nota il senatore di Azione-Italia Viva Ivan Scalfarotto. 

“La fiducia nelle forze dell’ordine e nella Polizia – aggiunge – resta intatta, così come l’apprezzamento per il difficile lavoro che gli agenti svolgono ogni giorno: garantire la sicurezza dei cittadini. Un plauso anche per il modo in cui i colleghi degli agenti accusati di queste gravi abusi hanno agito, mettendoli essi stessi sotto inchiesta. Proprio per tutelare la professionalità e la correttezza della stragrande maggioranza delle donne e degli uomini delle forze dell’ordine, chiediamo al ministro Piantedosi di informare il Parlamento e il paese sui risvolti della vicenda”.