Al via il progetto per la quarta corsia da Brescia al Passante di Mestre
I vertici di A4 Holding, società che gestisce l’autostrada Brescia-Padova e la Valdastico ha lanciato oggi il progetto per la quarta corsia in un tratto autostradale fra i più trafficati d’Italia, quello fra Brescia e Padova, che è da sempre un’infrastruttura viaria strategica per i collegamenti con l’Europa e motore di sviluppo, non solo industriale, dell’intero Nord Est italiano. “Una proposta efficiente, innovativa e sostenibile, concepita attraverso un articolato e proficuo dialogo con tutti i territori interessati delle regioni Lombardia e Veneto e che mira ad anticipare e risolvere le criticità future legate alla saturazione” è stato spiegato oggi in conferenza stampa a Verona, nel tratto lungo oltre 146,1 km., che insiste su un’area di circa 5 milioni di abitanti, che è l’unico servito ancora da 3 corsie per senso di marcia, se si prendono in considerazione i diversi tratti in variante dell’autostrada A4 tra Milano e Venezia (come la Bre.Be.Mi e il Passante di Mestre).
Nel novembre 2021 il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha confermato alla concessionaria Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova Spa la necessità di predisporre un’analisi di fattibilità per valutare possibili interventi tesi a mitigare gli effetti dell’aumento del traffico sulla tratta dell’A4 di propria competenza. Il dialogo fra concedente e concessionario ha portato all’elaborazione di una strategia complessiva di potenziamento ed evoluzione dell’autostrada A4 Brescia-Padova, attraverso l’elaborazione del “Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali”, che valuta congiuntamente i fabbisogni della collettività, i livelli di servizio e le condizioni di traffico assieme alle possibili ed efficaci alternative modali e di tracciato, e che verrà presentato a fine giugno 2023 al Ministero competente.
Dagli iniziali confronti con il Ministero, l’autostrada A4 in questo tratto ha raggiunto i livelli di traffico pre-pandemia, totalizzando poco meno di 90mila veicoli teorici giornalieri medi (dato riferito all’anno 2022) di cui il 30% veicoli pesanti e presentando ormai fenomeni di congestionamento per lunghi tratti della giornata, con conseguente decadimento dei livelli di servizio trasportistici. Questi livelli misurano qualitativamente le condizioni operative del flusso di traffico in autostrada e sono determinati dal rapporto tra la quantità di traffico circolante e le corsie disponibili. Quando il traffico diventa troppo elevato per le corsie disponibili si ha uno scadimento del deflusso veicolare con basse velocità di marcia, accodamenti e stop and go, incremento dei tempi di viaggio e un comfort di guida inadeguato.
Durante la conferenza stampa, oggi nella sede di Verona, il dg Bruno Chiari ha spiegato che “le opere programmate o in fase di realizzazione nell’area (come il completamento della Superstrada Pedemontana Veneta o la terza corsia in A22 fra Modena e Bolzano, o ancora la nuova linea di Alta Velocità Ferroviaria fra Milano e Venezia), anche quando entreranno in esercizio, non sono né saranno in grado di sottrarre il traffico necessario a ridurre sensibilmente i fenomeni di congestionamento, anche considerando un trasferimento modale (gomma – ferro) con l’Alta Capacità Ferroviaria pari al 10%.
“Infatti – ha aggiunto -, le proiezioni effettuate al 2040 evidenziano un’ulteriore crescita del livello del traffico del 6,5%, superando quota 95.000 veicoli teorici giornalieri medi, che porteranno all’ulteriore decadimento dei livelli di servizio trasportistici”.
Si è arrivati così alla soluzione denominata ESA4 (acronimo di Evoluzione Sostenibile dell’Autostrada A4 tra Brescia e Padova), che prevede la realizzazione della quarta corsia autostradale sulla A4, nel tratto compreso fra il casello di Brescia Est e il Passante di Mestre. Il potenziamento della restante parte del corridoio autostradale, che corrisponde alla tratta urbana di Brescia della A4, si propone venga realizzato “fuori sede” rispetto al tracciato storico dell’autostrada, tramite il potenziamento del Raccordo Autostradale di Brescia Est fino alla località Fascia d’Oro, con connessione e continuità al Raccordo Autostradale Ospitaletto – Montichiari (denominato Corda Molle).
“L’analisi costi-benefici ha evidenziato che i benefici del progetto ESA4 sono oltre due volte superiori ai costi preventivati (l’investimento previsto è stimato in 3,5 miliardi di euro) e che la realizzazione dell’opera è economicamente sostenibile” ha concluso Chiari. Si stima che i tempi di progettazione dell’opera possano essere di un triennio e quelli di completa realizzazione di dieci anni.