Cronache criminali, puntata sulla Rai dedicata al caso Pietro Maso: “Sarà mia ultima intervista”
Ci sono delitti che colpiscono più di altri, che turbano nel profondo. Perché succedono? Perché accadono in quel tempo? Nel secondo appuntamento di Cronache criminali, in onda lunedì alle 23.40 su Rai 1, Giancarlo De Cataldo ripercorre l’efferato omicidio dei coniugi Maso avvenuto per mano del figlio Pietro e dei suoi complici, nel 1991 a Montecchia di Crosara.
Un caso che ha sconvolto l’Italia e suscitato un grandissimo clamore mediatico, per i particolari raccapriccianti del delitto, per il carisma di chi lo ha organizzato e perché la provincia, i cui i valori tradizionali erano stati sostituiti dal “dio denaro”, è stata considerata “complice” del duplice omicidio. Da uno studio virtuale, lo scrittore e sceneggiatore, già magistrato, tra i massimi esperti di crime, conduce gli spettatori dentro quella storia e dentro quel tempo, per comprenderne meglio i contorni, fotografandone la cornice sociale, di costume e politica, ma anche quella relazionale nella quale è maturata.
Una storia “televisiva”, non solo per come il piccolo schermo si è interessato al caso, ma anche per il ruolo che ha avuto nella “formazione” di uno degli assassini: Pietro Maso, affascinato da Don Johnson, il celebre interprete di Miami Vice, bello, glamour e a bordo di una Ferrari bianca. In Cronache criminali, attraverso il documentario scritto da Flavia Triggiani e Marina Loi, è proprio Pietro Maso a raccontare – in quella che ha dichiarato che sarà la sua ultima intervista – la sua gioventù priva di ideali e la sua rinascita, iniziata in carcere anche con l’aiuto della fede.
Un uomo ben diverso dal giovane sprezzante e spavaldo che tutti hanno visto nelle immagini del processo. Un uomo che oggi chiede di essere dimenticato per il suo passato drammatico e che, nel suo percorso di riqualificazione, ha deciso di dedicare la sua vita ad aiutare i carcerati a reinserirsi nella società.